L'azzardo del giocoliere, tra abilità, fortuna e dipendenza
A Riccione proseguono gli appuntamenti dedicati all'analisi dell'azzardopatia per il progetto "Cambio Gioco", curato da Formula Servizi alle Persone per il Comune di Riccione, con la conferenza-spettacolo di e con Federico Benuzzi "L'azzardo del giocoliere", venerdì 26 aprile alle 21 allo Spazio Tondelli.
Il gioco è gioco, vero. E per riuscire, nel gioco, serve investire energia, tempo e denaro. E poi servono conoscenze, abilità, fortuna. Ma la valenza di tutto questo cambia fortemente in base al tipo di gioco: ci sono i giochi di destrezza, dove aumentando le ora di gioco si migliora continuamente, e poi c'è il gioco d’azzardo, dove più giochi e più perdi. Ne "L’azzardo del giocoliere" sono proprio queste differenze che vengono messe in evidenza, passando attraverso stupore e divertimento, per arrivare a dare motivazioni forti del perché non giocare d’azzardo. Si comincia come un normale spettacolo teatrale di un abile giocoliere: palline, cappelli e clave sono lanciati a ritmo di musica con grande destrezza con l’unico scopo di divertire e stupire il pubblico. Ma tutto cambia improvvisamente quando l'artista viene interrotto da una voce tanto reale quanto misteriosa che lo spinge a riflettere su quanto sia stato azzardato quello che ha fatto! Perché certe cose non si fanno! È pericoloso! Non si può rischiare così! “Pericoloso? Pericoloso?” all’artista sembra di sognare!
E così, in breve tempo, lo spettacolo di giocoleria si trasforma in una lezione di matematica del gioco d’azzardo in cui il pubblico è invitato a riflettere sui concetti di probabilità, frequenza, rischio e rendimento di un gioco sino ad arrivare a capire il significato del teorema dei grandi numeri. L’azzardo del giocoliere è esattamente a metà strada tra una conferenza ed uno spettacolo, alternando esibizioni tecniche a spiegazioni matematiche, teatro d’attore a giocoleria. Divertente, energico, istruttivo, interessante, sorprendente ma al contempo rigoroso, è adattissimo sia per ragazzi (scuole medie inferiori e superiori) che per adulti. Già portato, tra l’altro, sul palcoscenico della serata di chiusura de “La Settimana della Scienza” di Gallarate (2015), dentro il progetto di sensibilizzazione “Il nostro gioco” realizzato dall’associazione Spazio Giovani (2015, 2016, 2017, 2018 in collaborazione con l’ASL Monza Brianza), sul palco del festival scientifico Carpi In Scienza, nel carcere di Bollate (per gli ospiti), alla chiusura di OLIFIS (Olimpiadi della Fisica), dentro la manifestazione Quartieri No Slot e in decine di scuole e teatri della penisola, ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico.