L'archeologia e la storia raccontate sul grande schermo
La storia raccontata attraverso il cinema negli spazi di un museo. Parte martedì 23 ottobre la rassegna I film peplum e l’archeologia da grande schermo in museo, con cui il Museo del Territorio propone la visione di alcune pellicole che appartengono alla storia del cinema. Peplum (il vestito corto maschile) è infatti il termine con cui si identifica il genere di film storico-mitologico in costume, in particolare d’epoca greco-romana, che nel tempo ha affascinato registi e produzioni, soprattutto tra gli anni cinquanta e sessanta, riscuotendo anche un enorme successo di pubblico. I quattro appuntamenti in programma saranno accompagnati sia dal commento cinematografico - curiosità sulle riprese, i protagonisti e i registi - sia dall’approfondimento di tematiche storico-archeologiche.
Il programma prevede sempre due visoni, alle ore 15 (riservata alle classi del liceo Volta-Fellini) e alle 20.30. L’ingresso è libero. Si comincia martedì 23 ottobre con Romolo e Remo di Sergio Corbucci, per proseguire martedì 6 novembre con la La calata dei barbari di Robert Siodmak, mentre martedì 20 novembre sarà la volta di La fontana della vergine di Ingmar Bergman. La rassegna chiude martedì 4 dicembre con Il mestiere delle armi, un omaggio ad Ermanno Olmi scomparso lo scorso maggio. Quest’ultima proiezione inizierà alle 17.30 e si concluderà con un aperitivo in compagnia dei due curatori della rassegna, Andrea Augenti, professore di Archeologia Medievale dell’Università degli Studi di Bologna e Carlo Masini, presidente dell’Associazione Toby Dammit.