Serata intellettuale ricordando il riminese Righetti e il Papa
Giovedì 9 maggio, alle ore 17, nella Sala del Giudizio del Museo comunale di Rimini, Matteo Truffelli, docente di storia moderna all’Università di Parma, terrà il primo dei quattro incontri dedicati a Igino Righetti.
Il professor Truffelli nel primo incontro terrà una relazione, seguita da dibattito, sulla stretta collaborazione tra Igino Righetti e Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI, nella Roma degli anni '20-'30.
Nato a Riccione nel 1904, quando la cittadina era ancora frazione di Rimini, Igino Righetti è stato protagonista della vita riminese, sino al momento in cui si trasferì a Roma, all’Università “La Sapienza”, per seguire i corsi della Facoltà di Giurisprudenza. Si deve a lui la fondazione a Rimini di una fiorente Università popolare aconfessionale e una dura polemica giornalistica con il fascismo riminese nascente.
Eletto presidente della FUCI nazionale, collaborò con l’allora mons. Giovan Battista Montini, assistente ecclesiastico dell’Associazione, e diede impulso alla cultura cattolica italiana, aprendo l’associazione ai mondi filosofico - teologici di Francia e Germania, in particolare all’opera di Jacques Maritain. Insieme difesero l’autonomia del Movimento universitario dalle interferenze del regime, che in diverse occasioni, cercò di porre ostacoli alla elaborazione di una cultura alternativa a quella ufficiale.
Righetti fondò poi e diresse, sino alla morte precoce (1939), il Movimento dei laureati Cattolici. Attraverso i Convegni annuali di Camaldoli, preparò le condizioni perché molti intellettuali (da Lazzati a La Pira, ad Aldo Moro) partecipassero attivamente alla Costituente e alla vita politica del nostro paese nel secondo dopoguerra. E' noto che, proprio nel Convegno di Camaldoli del luglio 1943, Sergio Paronetto, Ezio Vanoni e Pasquale Saraceno, stesero un documento, il cosiddetto Codice di Camaldoli, che servì da guida ai cattolici democratici nell’elaborazione della Costituzione repubblicana e nella ricostruzione del paese nel secondo dopoguerra.
L’iniziativa è organizzata congiuntamente dall’Istituto superiore di scienze religiose “Alberto Marvelli” e dalla Fondazione “Igino Righetti”.