Tra umani e animali, Massimo Filippi interviene sulle "Questioni di specie"
Sabato 24 febbraio alle 17 nella Sala della Cineteca di Rimini si tiene il terzo e ultimo appuntamento della rassegna “Tra umani e animali. Questioni di specie”, organizzata dall'Istituto di Scienze dell'Uomo di Rimini con la collaborazione della Biblioteca Gambalunga.
Massimo Filippi, neuroscienziato e filosofo, presenterà il libro “Questioni di specie” (Elèuthera, 2017), saggio che sostiene una testi molto chiara: lo sfruttamento e la messa a morte dei corpi animali sono parte integrante dell'ideologia e delle prassi di potere. La società in cui viviamo utilizza la carne dei non umani (e di chi a questi è equiparato) come materiale da costruzione per le sue architetture gerarchiche, al fine di riprodurre la struttura sacrificale su cui si erge. La risposta a questo orrore non può che tradursi in un antispecismo politico; un antispecismo che dovrebbe ibridarsi con le acquisizioni teoriche e pratiche degli altri movimenti di liberazione e, al contempo, guadagnare credibilità per smascherare l'antropocentrismo che in quelle acquisizioni si annida. Il movimento antispecista non è più chiamato a dimostrare l'inconfutabile sofferenza degli animali, ma a interrogarsi su come realizzare la liberazione dei corpi sensuali. È da qui che potrebbe prendere forma un movimento politico capace di non farsi assorbire nel ventre del sistema.
Al termine dell'incontro aperitivo al bar Lento, in via Bertola, in compagnia dell'autore.