L'Epifania porta in dono calici sacri e dipinti
Nell’ambito delle iniziative previste per il “Capodanno più lungo del mondo” dal 5 gennaio il Museo della Città di Rimini ospita due nuove esposizioni, frutto di una feconda sinergia fra pubblico e privato.
Alle ore 17 inaugura una nuova sala dedicata alla “Collezione Renzo Sancisi” di argenteria sacra. In prestito temporaneo, andrà ad arricchire il patrimonio dell’istituzione riminese. Nelle vetrine della saletta al primo piano si potranno ammirare sessantasette calici ecclesiastici, parte principale dell’intera collezione formata in nove lustri dal concittadino Renzo Sancisi. Tutte le antiche suppellettili della raccolta rispondono alla liturgia cristiana. Sono descritte in un ampio catalogo con schede storico-critiche a cura del collezionista; all'interno saggi di Sido Bonfatti, Massimo Pulini, Franco Magnani, Oreste Delucca, Pier Giorgio Pasini, Alessandro Giovanardi. Le fotografie sono di Piero Delucca. Nello stesso luogo è esposto anche il famoso Crocifisso d'oro, opera manierista che la tradizione popolare attribuiva al Cellini. Occultato per salvarlo dai tanti bombardamenti su Rimini dell'ultima guerra, fu recuperato intatto nell'estate del 1945. Giunse al Museo nel 1990.
L'Epifania reca in dono al Museo della Città anche la piccola collezione di 5 dipinti del pittore Edoardo Pazzini esposta sempre dal 5 gennaio nello spazio del corridoio a piano terra. Il nucleo di opere, quattro paesaggi e una natura morta, è entrato a far parte del patrimonio e delle collezioni del Museo della Città nell’ottobre scorso, grazie alla munifica disponibilità di Maria Teresa Giovannini. Priva di eredi diretti, la signora Giovannini ha generosamente disposto nel testamento che, alla morte -avvenuta a Rimini il 22 aprile 2017- i propri beni venissero devoluti in beneficenza ad eccezione dei dipinti di Pazzini, donati al Museo della Città.