Tra mito e paesaggio, alla scoperta dell'arte di Enrico Longfils
Alla Galleria dell'Immagine di Rimini dal 24 febbraio al 18 marzo in allestimento la mostra di Enrico Longfils "Miti e paesaggio". Saranno esposte opere databili dal 1935 al 1980 provenienti da collezioni private e dagli eredi. La mostra si propone come una sintesi dei percorsi dell'artista, dai paesaggi al ciclo di Ulisse dedicato al mito dell'eroe omerico riletto in chiave enigmatica e surreale come archetipo della cultura occidentale, simbolo del destino e dell’errare umano.
Nel ferragosto del 1992 moriva a Rimini Enrico Longfils, padre belga e madre lombarda, fedele frequentatore dei lidi romagnoli, di Viserba in particolare, dove tra l'altro aveva stretto amicizia da decenni con il gruppo di artisti legati alla scuola di Umberto Folli. Longfils mantovano, personalità poliedrica - a lungo insegnante di lingua e letteratura inglese- ironico ed elegante, si dedicò da autodidatta alla pittura, coltivata sin da giovane, e accresciuta da un rapporto culturale sempre vivido e attento. Assecondò la sua vocazione con l'apprendimento delle tecniche pittoriche nello studio del restauratore Raffaldini e nell'osservazione della tradizione del paesaggio virgiliano espresso in estreme arcadie e in una pittura ancora debitrice ad un radicato post impressionismo. Longfils si impose presto tra i pittori più conosciuti di Mantova del secondo '900 avviandosi sin dalla metà degli anni '30 alla pittura di paesaggio.
Il paesaggio diviene per lui il mito dei luoghi, contenendo in sé capacità narrativa e identitaria; non rimanda ad una scontata percettività di orizzonti e vedute, si tramuta in una sequenza di piani che restituiscono l'estensione dello spazio, anche quando negli anni '70 la pittura di Longfils rasenterà sommariamente le soglie dell'astrazione.
Orario:10/12 e 16/19 ingresso libero-chiuso lunedì non festivi. Inaugurazione alle 17.
info: 0541704416/14