Mughini, Fini, Parsi: analisti e poeti per capire chi siamo e dove andiamo
Hybris in greco significa “tracotanza”, “eccesso”, una prevaricazione che disintegra l’equilibrio sociale, umano. “Hybris. Discorsi sulla tracotanza e sul tramonto” è il nome del ciclo di incontri organizzato dal quotidiano culturale on line Pangea in collaborazione con l’assessorato alle Arti del Comune di Rimini che ha invitato in città giornalisti (Massimo Fini, Marzio G. Mian), esperti di geopolitica e di relazioni internazionali (Vittorio Emanuele Parsi), protagonisti della storia culturale italiana (Giampiero Mughini), poeti (Alessandro Ceni).
Gli incontri – aperti gratuitamente alla cittadinanza – in programma dal 7 al 19 settembre alla Sala del Giudizio del Museo della città (ore 18) -pongono interrogativi, aprono sguardi avventati sui grandi problemi del nostro tempo, compiendo un volo dalla Parigi ‘sessantottina’ alle speculazioni economiche in Groenlandia, dal “Manifesto dell’Antimodernità” agli Stati Uniti di Donald Trump, alla poesia orfica, profetica, radiosa del più grande tra i nostri poeti.
Gli incontri:
7 settembre - “Sono l’ultimo difensore del libro contro l’orda digitale”: dialogo con Giampiero Mughini su bibliomania, donne e Sessantotto
12 settembre - “L’Occidente balla sul Titanic”: dialogo con Vittorio Emanuele Parsi
15 settembre - “L’Artico è il Far West delle nuove superpotenze: la poesia può ancora salvarci? Un giornalista e un poeta a confronto”: dialogo con Marzio G. Mian e Alessandro Ceni
19 settembre - “La vita dissipata di un perdente di successo”: dialogo con Massimo Fini