Il vescovo Lambiasi presenta il suo libro su Sandra Sabattini
"Scelgo Te e basta. Sandra Sabattini Vivere a braccia spalancate" è il nuovo libro di monsignor Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini. Più di una biografia, meglio di un romanzo, è dedicato a Sandra Sabattini, la ragazza riminese prima fidanzata beata, la cui proclamazione è prevista a Rimini, in Basilica Cattedrale, il 14 giugno 2020.
Il volume (edizioni ilPonte), sarà presentato nell’ambito delle iniziative organizzate in collaborazione con Sovvenire, giovedì 12 dicembre in Sala San Gaudenzo (Sala Ottagonale, di fianco al Duomo di Rimini)
alle ore 17.30. Partecipano: Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini; Laila Lucci, biblista;
Geppy Santamato, amica di Sandra; Stefano Vitali, Apg23.
Sandra Sabattini è una dei “santi della porta accanto” su cui tanto insiste Papa Francesco. Una ragazza dal cuore grande, che si è spesa nel servizio per i disabili e per i tossicodipendenti, che andava a cercare i poveri di casa in casa. E spesso la sera, quando rientrava, non aveva indosso gli stessi abiti con cui era partita…
Mons. Francesco Lambiasi ha “conosciuto” Sandra non appena è arrivato a Rimini.
Il primo messaggio che da Vescovo ha inviato ai giovani radunati a centinaia nella palestra della Polisportiva Stella nel 2007, fu proprio un pensiero di Sandra.
Scelgo te e basta. Sandra Sabattini vivere a braccia spalancate è un libro che mostra l’attualità e la bellezza straordinaria di questa “normalissima” figura, la cui profezia può “investire” e provocare ogni lettore. 9 capitoli, 80 pagine in cui immergersi.
La Presentazione è di Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale dell’associazione Papa Giovanni XIII. “C’è capolavoro più bello del dono di una vita? Sandra nella sua breve esistenza diventa una ragazza che continuamente ringrazia. Solo cose belle: riesce a leggere nella sua famiglia così normale, nel suo studio così impegnativo, nel suo fidanzamento così importante la trama che il buon Dio ha disegnato per lei. –scrive Ramonda – Alla scuola del servo di Dio don Oreste, viene introdotta all’importanza di una fede ricca di spiritualità, di ricerca di Dio, di contemplazione, di ascolto della Parola ma anche di concretezza, perché come dice san Giacomo «la fede senza le opere è morta»”.