Una due giorni per il gran finale di Voci dell'anima
Il festival Le voci dell’anima volge al termine con le ultime due serate di venerdì 20 e sabato 21 ottobre al Teatro degli Atti di Rimini.
La serata di venerdì sarà interamente dedicata alla danza. Giuseppe Muscarello (Muxarte) porterà in scena “Io sono mia madre”: tre linguaggi (video, danza, parole) per un unico testo, una fiaba che affonda nel dolore della perdita e lo affronta, per ritornare a essere padroni del proprio destino. A seguire, alle ore 22, lo spettacolo di danza “Mind matters” di Resextensa Dance Company che porta l’emozione a prendere forma mentre il corpo diventa pensiero. Al termine della serata anche la proiezione del cortometraggio incentrato sulla danza “Woody” di Luca di Bartolo e Alessandro Cascioli che accompagnerà la visione danzando sulle musiche dal vivo eseguite da Francesca Qoya e Marco Ragno.
Nella serata conclusiva di sabato 21 ottobre prenderanno vita diversi momenti a partire dalle ore 19 nella Sala Pamphili con “Teatro nudo”. Danilo di Roma ed Elisa Barucchieri mostreranno l’esito del laboratorio di danza condotto durante la giornata. Alle 20 andrà in scena Maurizio Argàn del Teatro della Centena in “Crepare di rabbia, probabilmente” diretto da Fabio Biondi su drammaturgia di Ilaria Drago che ha rielaborato vita ed emozioni dell’attore protagonista. Infine alle 21 il gruppo vincitore della precedente edizione delle Voci dell’anima, Mezzaria teatro/Senza misura teatro (Alice Ferlito e Francesco Bernava) presenterà la nuova produzione (in collaborazione con il festival) dal titolo “Delirio”: un percorso nel teatro di Pinter, Beckett, Ionesco attraverso il dialogo di una coppia.
Seguirà la premiazione dei vincitori del festival Le voci dell’anima 2017.
Buio in sala alle ore 21.