La battaglia contro la mafia invisibile di Paolo Borrometi
Giovedì 17 gennaio alle 18 il giornalista Paolo Borrometi presenta alla biblioteca Baldini di Santarcangelo il volume “Un morto ogni tanto. La mia battaglia contro la mafia invisibile” (Solferino, 2018). Nell’occasione interverrà per un saluto istituzionale – oltre al Sindaco Alice Parma – anche il Prefetto di Rimini, Alessandra Camporota. “Anche nel 2019 si rinnova l’attenzione della biblioteca Baldini per l’attualità” afferma il sindaco e assessore alla Cultura, Alice Parma. “Un’impostazione alla quale come Amministrazione comunale crediamo molto, perché riteniamo fondamentale offrire a tutti i santarcangiolesi l’opportunità di essere aggiornati sul mondo che ci circonda attraverso la viva voce dei protagonisti. Oltre all’autore, tengo particolarmente a ringraziare il Prefetto di Rimini – conclude il sindaco – che con il suo intervento ha voluto segnare anche in questa occasione la presenza delle istituzioni quotidianamente impegnate nel contrasto alla criminalità organizzata”.
Il giornalista ragusano Paolo Borrometi, classe 1983, sul suo sito indipendente La Spia.it da anni denuncia gli intrecci tra mafia e politica e gli affari sporchi che fioriscono all’ombra di quelli legali. Dallo sfruttamento e dalla violenza che si nascondono dietro la filiera del pomodorino Pachino Igp alla compravendita di voti, dal traffico di armi e droga alle guerre tra i clan per il controllo del territorio. Le inchieste raccontate in questo libro compongono il quadro chiaro e allarmante di una mafia sempre sottovalutata, quella della Sicilia sud orientale. Il tutto filtrato dallo sguardo, coraggioso e consapevole, di un giornalista in prima linea, costretto a una vita sotto scorta: alla prima aggressione, che lo ha lasciato menomato, sono seguite intimidazioni, minacce, il furto di documenti importantissimi per il suo lavoro, sino alla recente scoperta di un attentato che avrebbe dovuto far saltare in aria lui e la sua scorta. I nemici dello Stato contano sul silenzio per assicurarsi l’impunità, e sono disposti a tutto per mettere a tacere chi rompe quel silenzio. Il primo libro di Paolo Borrometi è una denuncia senz’appello su un fenomeno ritenuto in declino e in realtà più pervasivo di sempre, da combattere anzitutto attraverso la conoscenza del nemico. Perché il potere della mafia, come diceva Paolo Borsellino, è anche un fenomeno sociale, fatto di atteggiamenti e mentalità passive contro cui l’unico antidoto è l’esempio della resistenza e della lotta.