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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Gli scrittori più amati della Romagna fanno squadra, dal loro libro i fondi per le biblioteche alluvionate

Presentazione al teatro, a seguire l’accensione delle installazioni video artistiche del Galli e alla Biblioteca Gambalunga

A pochi giorni dall’ingresso nella short list delle candidate per il titolo di Capitale italiana della cultura 2026, Rimini torna su uno dei motivi che con maggior forza emotiva ne ha costruito il percorso. La candidatura è diventata infatti l’occasione per raccogliere attorno a un progetto la voglia di rinascita di una Romagna colpita da un’alluvione che ha lasciato ferite, ma che non ha intaccato lo spirito fiero, il senso di comunità, la voglia di ripartire di un’intera terra. “Un territorio che non solo non vuole arrendersi, ma anzi riprogetta il suo domani sul valore della sostenibilità, dell’arte, di una storia comune tra le nostre popolazioni”: è questo un passaggio del “manifesto” firmato lo scorso settembre dai comuni di Ravenna, Cesena, Forlì, Faenza, Lugo con i quali si è condivisa l’idea di fare di questa candidatura di Rimini, la candidatura di Rimini e la Romagna a capitale italiana della cultura.  

La resistenza tenace, la solidarietà, la cultura come valore di riconoscimento comune hanno sostenuto l’iniziativa editoriale promossa da Matteo Cavezzali che ha chiamato a raccolta alcuni tra gli scrittori più amati della Romagna (Silvia Avallone, Cristiano Cavina, Lorenza Ghinelli, Gianni Gozzoli, Mariangela Gualtieri, Carlo Lucarelli, Marco Missiroli, Simona Vinci, Francesco Zani) per produrre insieme un’antologia letteraria, i cui proventi fossero devoluti in beneficenza alle biblioteche alluvionate.

Ora il libro, uscito lo scorso novembre per le edizioni Solferino, ed il suo curatore approdano a Rimini. "Riemersi. Romagna 2023. Storie per un'alluvione", a cura di Matteo Cavezzali, con un inserto fotografico di Silvia Camporesi verrà presentato sabato 23 dicembre, alle ore 17.00, presso la Sala Ressi del Teatro Galli (ingresso in sala dalle 16.30). Tra le righe e nelle foto dell’inserto, questo è un libro che racconta anche di altri libri, quelli naufragati, incrostati dal fango, delle biblioteche sommerse: è dedicato proprio a loro. Sarà l’occasione per ricordare la cultura ferita nel suo patrimonio di libri e di carte e per rilanciare la raccolta fondi a favore delle cinque biblioteche romagnole colpite dall’alluvione: le biblioteche comunali di Faenza, Lugo, Castel Bolognese, Sant’Agata sul Santerno e Forlì. Come scrive il curatore Matteo Cavezzali: "Un libro nuovo, per ricordarsi e in qualche modo per salvarsi".

Con Matteo Cavezzali saranno presenti gli scrittori riminesi Lorenza Ghinelli e Marco Missiroli, i cui brani saranno letti da Tamara Balducci e Massimo Nicolini. Introduzione affidata al sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, presentazione di Nadia Bizzocchi direttrice della Biblioteca Gambalunga.

Prima c’era la terra: i campi, le case, le fabbriche, le scuole. Poi, è arrivata l’acqua. Un inferno di acqua dal cielo che tra il 15 e il 17 maggio 2023 ha devastato la Romagna. I racconti di questo libro, però, non hanno lo scopo di narrare l’alluvione: vogliono narrare, invece, la Romagna. Ci parlano di un territorio, "tra i casolari abbandonati, i canali, gli argini, i fossi, le boscaglie, i canneti: un mondo immobile". Della sua gente in ogni tempo: da una ragazza di Santarcangelo degli anni Quaranta a un gruppo di giovani degli anni Duemila a spasso per la Rimini cinematografica; e da un’adolescente perduta in una rovente estate di città a una coppia di serial killer che sbagliano i loro piani. E certo, ci parlano anche, come in una cronaca dal fronte, di ciò che è successo: «Cosa mi porto via? Cosa decido di salvare?»; «Le villette all’incrocio con via Filanda Vecchia come un arcipelago tropicale»; «Le persone pascolavano in strada perché ancora non si poteva fare niente ma erano felici di stare lì, insieme, farsi compagnia per dirsi a mezza voce che tutto sarebbe tornato come prima»; «Gli amici di Cesenatico mi mandano anche foto buffe dei soccorsi in casa fatti con i pedalò, e penso che forse a salvarci sarà proprio il nostro senso dell’umorismo». Perché la Romagna, in ginocchio, non ci rimane. La Romagna si rialza e si ricostruisce. La Romagna riemerge. «Sii tu dentro un pensare che risana», come esorta la poesia che chiude la raccolta.

Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione. I diritti d’autore di questo libro andranno alle biblioteche pubbliche colpite dall’alluvione.

A seguire, alle ore 19, ci sarà l’accensione contemporanea delle installazioni video artistiche nella sala del Teatro Galli e nella corte della Biblioteca Gambalunga. Due spettacoli per illuminare e traghettare verso il nuovo anno i luoghi della cultura fra creatività, luci, proiezioni e installazioni immersive.

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