Laura Marinoni al Novelli recita e canta l'"Amore ai tempi del colera"
Cantare un amore a distanza che dura tutta la vita fino a compiersi nella vecchiaia avanzata è la straordinaria invenzione narrativa di uno dei più grandi inventori di storie del nostro tempo: Gabriel Garcia Marquez. Ne è rimasta affascinata Cristina Pezzoli, che firma la riduzione teatrale musicale del celebre romanzo dello scrittore colombiano “Amore ai tempi del colera” - in scena al Teatro Novelli domenica alle 21 – e che ha scelto di affidarsi all’estro, alla versatilità e al talento di Laura Marinoni.
In cento minuti di quella che si può definire una “operetta musicale per cantattrice e suonatori” sono stati condensati, senza stravolgimenti, gli eventi principali che il romanzo narra in quasi 400 pagine. Florentino e Fermina si incontrano poco più che adolescenti, si innamorano e si separano, ma si tengono nel cuore da lontano, mentre le loro vite scorrono parallele con le scelte che ne conseguono: marito, amanti, figli, infelicità e abitudine. Quello che si era acceso tra loro nella prima giovinezza si compie con uno stupefacente happy end autunnale, dopo un’attesa durata “51 anni, 4 mesi e undici giorni, notti comprese”.
La musica accompagna quasi tutto lo spettacolo, parole e musica si alternano senza soluzione di continuità. Il repertorio musicale ha una matrice prevalentemente “caraibica”, ispirandosi alle atmosfere di Cuba, Giamaica, Colombia, Venezuela, i luoghi in cui è ambientato il romanzo. Non mancano però anche alcune “incursioni” in altri generi musicali, con contaminazioni tra jazz, flamenco e soul. Le canzoni prendono spunto dalle vicende del romanzo e rivelano un’inedita e “scanzonata” Laura Marinoni che recita (interpretando tutti i personaggi) e canta accompagnata dal vivo da Marco Caronna (chitarra e percussioni) e Alessandro Nidi (pianoforte), a cui è affidata anche la direzione musicale. La gioia e la “saudade” del canto dell’attrice sprigionano e accompagnano l’intima essenza di questo romanzo amatissimo e diventato un cult.