Al Teatro Novelli l'Enrico IV di Franco Branciaroli
Franco Branciaroli, dopo i successi ottenuti con Servo di scena di Harwood, Il Teatrante di Bernahard e il Don Chisciotte di de Cervantes, continua la sua indagine sui grandi personaggi del teatro e si avvicina ad un altro maestro, Luigi Pirandello. Il Teatro Novelli ospita infatti l’Enrico IV, uno dei più celebri classici italiani in scena da venerdì, sabato (ore 21) e domenica (ore 16). Una carriera, quella di Branciaroli, che lui stesso ripercorrerà e racconterà in incontro aperto al pubblico organizzato e ospitato dal Mulino di Amleto Teatro sabato alle 12. A condurre la conversazione sarà la giornalista e scrittrice Lorella Barlaam.
Enrico IV è un dramma in tre atti di Luigi Pirandello, scritto nel 1921 e rappresentato per la prima volta il 24 febbraio 1922 al Teatro Manzoni di Milano. Considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a Sei personaggi in cerca di autore, Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema, caro all'autore, del rapporto complesso e inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità. Branciaroli, affiancato da un grande cast, affronta il paradosso della finzione della pazzia con i toni della tragedia e poesia, alternate a ironia e disincanto. Il personaggio di Enrico IV, del quale magistralmente non ci viene mai svelato il vero nome, quasi a fissarlo nella sua identità fittizia, è descritto minuziosamente da Pirandello come una vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell’impossibilità di adeguarsi a una realtà diventata inaccettabile, stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno. La scelta finale è quindi quella di “interpretare” per sempre il ruolo del pazzo.