Al Teatro Novelli "Il Mercante di Venezia" di William Shakespeare con Silvio Orlando
Sul palco di Teatro Novelli è la volta di Silvio Orlando che, insieme alla Popular Shakespeare Kompany, propone "Il Mercante di Venezia". L'appuntamento è in programma martedì 25, mercoledì 26 e giovedì 27 novembre. Un capolavoro che è straordinariamente attuale, dove s’intrecciano conflitti sociali e culturali, temi come intolleranza e razzismo, senso dell'etica e denuncia delle false apparenze, valori come legalità e giustizia, ma anche passioni e intrighi amorosi. La rilettura del regista Valerio Binasco pone l’accento sulla tema della persecuzione della diversità e vede Silvio Orlando nelle insolite vesti di un eroe negativo.
Siamo a Venezia, è il XVI secolo. Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe la mano di Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Per corteggiarla degnamente, chiede al suo carissimo amico Antonio, il mercante di Venezia,tremila ducati in prestito. Antonio non può prestargli il denaro poiché ha investito in traffici marittimi. Garantirà per lui presso Shylock, usuraio ebreo, che non sopporta lo stesso Antonio, poiché presta denaro gratuitamente, facendo abbassare il tasso d'interesse nella città. Nonostante ciò, Shylock accorda il prestito a Bassanio. L'ebreo però, in caso di mancato pagamento, vuole una libbra della carne di Antonio; richiesta che, alla fine, gli si rivolgerà contro. A vestire i panni di Shylock sarà appunto Silvio Orlando, che regalerà una grande prova di attore nelle insolite vesti di eroe negativo, conferendo al personaggio un’umanità inedita.
“Nel Mercante, tutto gira intorno a un gruppo di amici - spiega nelle note di regia Valerio Binasco - Gli eroi di questa storia non sono degli eroi. Stanno in seconda e terza fila nella vita. Ma hanno delle inquietudini. Una spinta che li porta al gesto rischioso. Tuttavia, il fatto che siano sempre avventure condivise con gli amici fa di loro degli eroi un po’ paesani, creatori di aneddoti più che di leggende”. Il Mercante è una commedia che lascia però un certo cupo disagio: “La terribile, umiliante, meschina sconfitta di Shylock - scrive Binasco - giusta o non giusta che sia, mi mette a disagio. Annuncio fin d’ora che starò dalla sua parte. Del resto, il bene e il male si spostano di continuo nel corso della pièce. Dipende dalle circostanze. Questa è una verità moderna e inattaccabile. La verità di una favola che rivela che non c’è nessuna verità. Eppure la vita può essere lo stesso una festa. Anche se il giorno stenta ad apparire. E non è notte né giorno. È l’ora stramba del teatro, quando sorge una luna di carta, e il vento accarezza le foglie senza fare alcun rumore. Niente ci ferisce. Nemmeno la vita. Non c’è nulla di più lieve, al mondo, del nostro essere qui. Insieme. Uguali”.
La Popular Shakespeare Kompany è nata un paio di anni fa e ha avuto il suo battesimo ufficiale con lo spettacolo la Tempesta all’interno del Festival Shakespeariano di Verona nel 2012. La compagnia si impegna ogni anno a mettere in scena un classico, con l’intento di continuare ad offrire al pubblico grandi testi, con modalità produttive nuove, che trasformino la crisi in occasione di rinnovamento e creatività.