Teatro per famiglie: "Ali di farfalle" apre Favole a CorTe
Domenica, alle ore 16,30, debutta a CorTe Coriano Teatro una nuova edizione della rassegna teatrale per le famiglie Favole a CorTe. In scena la forlivese Compagnia Bella con Ali di farfalle, spettacolo tratto dall’omonimo racconto illustrato di Giampiero Pizzol (Editrice Fatatrac 2008), con Laura Aguzzoni e Giampiero Bartolini, la voce di Paolo Frapoli, le elaborazioni musicali di Marco Versari e le scene di Cristina Scardovi e Michele Giovinazzi.
TRAMA - Le farfalle sono una tra le più misteriose meraviglie della natura. Per scoprire questo prodigio, ecco una storia comica e poetica che sulle ali della fantasia, riporta ai tempi dell'Arca di Noè. L'avventura comincia dalla fine, perché dopo la fine c'è sempre qualcosa! Infatti, terminato il diluvio, il simpatico vecchio si rende conto dell'evento straordinario di cui è stato protagonista: per molti giorni uomini e animali sono stati amici, felici di vivere insieme. Dunque il sogno e la speranza di Noè è proprio quello di una pace universale fra tutti gli abitanti di questo mondo, un luogo e un tempo in cui regni l'armonia e vengano bandite guerra e odio. Su consiglio della ancor più simpatica Signora Noè, decide di cercare tra tutte le creature, un animale in grado di portare un messaggio speciale a tutti i viventi.
Il messaggio è importantissimo perché riguarda una cosa invisibile e leggera come la speranza, delicata ed essenziale come l'anima, dolce e difficile come l'amicizia. Purtroppo la comunicazione, come spesso accade fra gli uomini, non è così facile: parlare e ascoltare non sono operazioni semplici, intendersi e comprendersi sono faccende molto complicate. La buffa ricerca passa attraverso dialoghi con vecchie tartarughe testarde, uccellini sfuggenti e birichini come bambini, asini filosofi, maiali petulanti, topi golosi, galline pettegole e tutto un allegro e bestiale zoo primordiale. Nei difetti degli animali si scoprono così anche quelli degli uomini che parlano troppo e ascoltano poco, ragionano tanto e osservano meno.
Dunque lo spettacolo, così come il racconto da cui è tratto, diventa un piccolo e fiabesco specchio in cui si riflette la realtà della vita frenetica, distratta, veloce, confusa e a volte buffa, in cui spesso siamo immersi. Al fondo di tutti noi però troviamo sempre il desiderio di comprendere e comprendersi, essere amici ed essere felici. È proprio questo desiderio a muovere il povero Noè, che dovrà viaggiare in tutti i continenti per cercare qualcuno che voglia aiutarlo e alla fine, stanco, farà ritorno a casa. Tra tutti i linguaggi del mondo esiste una parola, un disegno colorato, bellissimo, semplice, leggero, immortale come l'anima? Ci sono dei segni capaci di comunicare a tutti l'infinita bellezza del mondo? È quello che il pubblico scoprirà in questo piccolo grande viaggio nello spazio e nel tempo del teatro.