Prosa classica e contemporanea: al Teatro Novelli "Amadeus"
Da venerdì a domenica il Teatro Novelli di Rimini ospita Amadeus, la pièce teatrale in due atti scritta da Peter Shaffer nel 1978, da cui è stato successivamente tratto l'omonimo film del 1984 diretto da Milos Forman. Protagonista sul palcoscenico riminese sarà Tullio Solenghi, che vestirà gli affascinanti panni di Antonio Salieri, il compositore italiano che nel dramma di Shaffer tenta in ogni modo di distruggere la reputazione dell'odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart (Aldo Ottobrino). Lo spettacolo - co-produzione del Teatro Stabile di Genova e della compagnia Gank - offrirà al pubblico la possibilità di scoprire la vena drammatica, pur sempre condita da una grande dose di ironia, di uno dei più apprezzati nomi della comicità italiana.
“Nel testo di Shaffer – scrive il regista Alberto Giusta per presentare lo spettacolo - non vi è unità di tempo e di luogo. L’ambientazione cambia vertiginosamente dalla fine del 700’, periodo in cui Mozart preceduto dalla sua fama incontra Salieri a Vienna, al primo ventennio dell’800’ nel quale Salieri, ormai vecchio e malato mette in giro la voce infondata di aver assassinato Mozart nel 1791. Perché? Per essere ricordato anche lui dai posteri! Se non come musicista almeno come assassino! Invidia, rabbia, senso di impotenza, bisogno d’amore e di libertà, indignazione, sono le passioni che muovono ed animano i protagonisti della storia e gli altri personaggi che gravitano intorno a loro. Amadeus è un capolavoro di modernità vestita con gli abiti del Settecento”. “Rileggere Amadeus – aggiunge il regista - cercando di rifuggire forme stereotipate di mises en scene vecchie e decadenti, privilegiando la bellezza degli ambienti e dei costumi, la profondità del racconto, il gioco attoriale, la relazione viva tra i personaggi e in ultimo ma non per ultimo la splendida musica di Mozart a sottolineare i cambi di tempo, di luogo e gli stati d’animo: questa è la nostra sfida! Far rivivere Mozart e il suo tempo è far conoscere la sua battaglia per la libertà dell’uomo come individuo e come artista, che si affranca dalla concezione Teocentrica del mondo per abbracciare gli ideali dell’Illuminismo e, quindi, della Rivoluzione Francese”.