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Teatro San Leo

"Un Teatro per i Ragazzi" al Teatro di San Leo a Pietracuta

L’edizione 2015 di Un Teatro per i Ragazzi ospiterà quattro proposte in equilibrio tra “fiabe” classiche come Il gatto con gli stivali e Un topo… due topi… tre topi… Un treno per Hamelin, ispirata a Il pifferaio magico, e testi originali

Con il 2015, giunge alla sua sesta edizione 'Un teatro per i ragazzi', la rassegna proposta dal Teatro di San Leo a Pietracuta per tutti i ragazzi e le famiglie della Valmarecchia. Fin dalla sua prima edizione Un Teatro per i Ragazzi si è, da subito, contraddistinto per la numerosa ed entusiasta accoglienza del pubblico (con numerosi “sold out”), e per l’elevata qualità degli spettacoli proposti, scelti tra la migliore offerta del teatro per ragazzi italiano, acclamato come il migliore a livello europeo.

L’edizione 2015 di Un Teatro per i Ragazzi ospiterà quattro proposte in equilibrio tra “fiabe” classiche come Il gatto con gli stivali e Un topo… due topi… tre topi… Un treno per Hamelin, ispirata a Il pifferaio magico, e testi originali quali La notte dei racconti e Mani in pasta. Spettacoli con peculiarità proprie, ma accomunati da una visione magica e poetica del racconto, attento tanto allo scopo formativo quanto a quello dell’intrattenimento e divertimento sia per il pubblico dei bambini e ragazzi che per quello degli adulti!

Un Teatro per i Ragazzi è organizzato dall’Amministrazione Comunale di San Leo con la collaborazione artistica e culturale di Accademia Perduta/Romagna Teatri, che hanno condiviso la scelta artistica e stilistica di qualificare il Teatro di Pietracuta come luogo deputato alla rappresentazione del migliore Teatro Ragazzi italiano all’interno della Rete Teatrale della Valmarecchia, offrendo al contempo preziose occasioni, oggi rarissime, di condivisione, interazione e crescita culturale per le tante famiglie del territorio.

GLI SPETTACOLI NEL DETTAGLIO:

Il primo appuntamento vedrà protagonista del palcoscenico la compagnia Cà Luogo d’Arte con una rilettura del classico Il gatto con gli stivali. In questo spettacolo alle teste di legno nella baracca classica, che raccontano fedelmente la favola di Perrault, si accosta una figura discreta di attore umano, poetica e non invadente, per leggere con semplicità la filosofia “tra le righe” della fiaba. In un racconto delle metamorfosi in cui un gatto si rizza sulle gambe e calza stivali, in cui un orco si trasforma in topo, può l’umile figlio di un mugnaio sposare la figlia del Re e diventare un gran signore? E il suo piccolo e spelacchiato gatto è destinato a essere un manicotto per l’inverno o, anche lui, all’improvviso può diventare… (sabato 24 gennaio alle ore 21).

La rassegna proseguirà con il delicato e poetico La notte dei racconti, di e con Ferruccio Filipazzi. Un padre e un figlio. Il figlio interroga. Il padre risponde. Con una storia. Arriva l’estate, padre e figlio vanno in vacanza, campeggio “selvaggio” al lago (al papà piace pescare): scelgono un bel prato con un albero per avere un po’ d’ombra, chiedono il permesso e piantano la tenda canadese. Dopo una giornata passata a giocare con i bambini del lago, la sera si ritrovano, entrano carponi nella tenda e parlano. Guardano il cielo, le stelle e parlano di mondi lontani, di quanto è grande l’universo e piccola la terra… (sabato 7 febbraio alle ore 21).
Il terzo appuntamento vedrà protagonista la più recente produzione di teatro per ragazzi di Accademia Perduta: Un topo… due topi… tre topi… Un treno per Hamelin, firmato da Claudio Casadio. Liberamente ispirato alla fiaba Il pifferaio magico, lo spettacolo, interpretato da Maurizio Casali, Mariolina Coppola e James Foschi, è più di una fiaba: un gioco di rime, di musica e di teatro che coinvolge gli spettatori come avveniva un tempo su tutte le piazze dove la realtà si mescolava alla fantasia. Uno spettacolo magico e divertente che conduce il pubblico dei bambini ad una riflessione profonda sull’importanza dell’onestà di chi governa un paese. Gli attori, accompagnati in scena da musiche eseguite dal vivo, danno vita ad innumerevoli personaggi in una scenografia che, come una scatola magica, si trasforma, dando vita a suggestive ambientazioni e continue sorprese (sabato 21 febbraio ore 21).

A chiudere la rassegna, sabato 7 marzo alle ore 21, sarà Mani in pasta, nutrirsi di fiabe, una pièce di Cà Luogo d’Arte, che parla alla pancia ed al cuore, parla di cibo per vivere ed è una piccola proposta per educare a non spalancare la bocca ed ingurgitare senza pensare ma a scegliere il nostro cibo. A Dina piacciono le storie, le racconta da sempre. E alla fine che lavoro fa? La contaDina. Perché tutto quello che si mangia nelle storie lo prepara e lo coltiva lei: i piselli per la Principessa, la zucca per la carrozza di Cenerentola, l’albero di mele rosse varietà Biancaneve, le pere di Pinocchio, i fagioli magici di Giacomino, l’avena per la pappa dei tre orsi…E poi grano per la farina della focaccia da mettere nel cestino di Cappuccetto Rosso, per il pane di Pollicino e per l’Omino di Pan Pepato…

Una buona occasione per trascorrere una serata di qualità in Valmarecchia, in famiglia e, perché no, da accompagnare con le prelibatezze dei ristornati/pizzerie locali e poi...tutti a Teatro.

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