Simone Cristicchi racconta la guerra e la memoria
Simone Cristicchi porta a Bellaria "Mio nonno è morto in guerra", venerdì 27 gennaio, al Teatro Astra di Bellaria. Sono passati più di settant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, ma le ferite lasciate da quel tragico evento sono ancora oggi profonde. La rassegna Per aspera ad astra ritorna a quegli anni drammatici e al tempo stesso cruciali per la nascita dell’Europa contemporanea.
Si comincia venerdì 27 gennaio, Giorno della memoria, con Mio nonno è morto in guerra di Simone Cristicchi. Nella giornata in cui si commemorano le vittime della Shoah, a 72 anni esatti dalla liberazione del lager di Auschwitz, il cantante e attore romano – già vincitore del Festival di Sanremo e della Targa Tenco – racconta gli orrori dei campi di concentramento e del conflitto più violento di tutti i tempi, attraverso le parole di chi ha vissuto in prima persona quelle esperienze. Basandosi su testimonianze inedite e video-proiezioni, Cristicchi costruisce un appassionato mosaico di «voci, canzoni e memorie della Seconda guerra mondiale» che ha per protagonisti piccoli eroi quotidiani, uomini e donne. Cambiando voce, abiti, musiche e atmosfere, dà vita a ogni singolo personaggio, tra storie di lager e lotta partigiana, bombardamenti nelle borgate romane, prigionieri in Africa e soldati congelati nella ritirata di Russia. Lo spettacolo, realizzato con il supporto dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra, è un susseguirsi di racconti fulminanti: parole autentiche – ora taglienti, ora delicate – che sono il monito migliore per costruire un futuro di pace.