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Giovedì, 28 Marzo 2024
Università

Università: mancano ingegneri, architetti, scienziati e statistici

Ingegneri, architetti, manager e scienziati stanno scomparendo. Secondo il rapporto di Unioncamere nel nostro Paese mancano i laureati in queste professioni

Nei prossimi 5 anni in Italia mancheranno 100mila laureati con un elevato disallineamento tra i percorsi di studio scelti dai giovani e le richieste del mercato del lavoro. A dirlo è il rapporto Excelsior sui fabbisogni occupazionali 2019-2023 di Unioncamere, 

Questo significa che nei prossimi anni ci saranno troppi laureati in discipline politico-sociali, umanistiche e psicologiche e mancheranno ingegneri, medici, architetti, manager, scienziati, statistici e, anche i laureati in giurisprudenza; facoltà che negli ultimi dieci anni ha visto un calo delle immatricolazione vicino al 40%.
Unioncamere nel suo rapporto prevede che mancheranno tra i 12.000 e 24.000 laureati all’anno, cifra che nel quinquennio equivale a 60.000-120.000 laureati in meno del necessario. Un dato negativo che verrà solo parzialmente compensato dalla disponibilità dei laureati disoccupati.

Allo studio di Unioncamere si aggiunge quello condotto da JpMorgan e Università Bocconi che vede l’Italia al terzo posto al mondo (dopo la Corea del Sud e la Gran Bretagna) nella classifica dei Paesi con il maggior disallineamento tra i titoli di studio richiesti dal mercato del lavoro e le facoltà scelte dagli studenti.

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