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Salvaguardia e messa in sicurezza idrogeologica: il Comune al lavoro sulla 'carta dei fossi'

Nel frattempo si continua a lavorare sul fronte della prevenzione. E’ stata pubblicata a metà della scorsa l’ordinanza per la “pulizia e la manutenzione dei fossi in aree agricole e urbane per la tutela della sicurezza pubblica e per prevenire fenomeni di allagamento sul territorio comunale”

Prosegue il lavoro avviato dall’Amministrazione Comunale in sinergia con i residenti e con gli altri enti competenti per la salvaguardia e la messa in sicurezza idrogeologica della zona di Vergiano e in particolare del Borgo dei Ciliegi, una delle aree maggiormente colpite dalla forte alluvione che si abbattuta sull’intera regione e in particolare sull’intera linea costiera a inizio febbraio scorso. Un aggiornamento su interventi e risorse messe in campo è stato fatto lunedì mattina dall’assessore all’Ambiente Sara Visintin in occasione della seduta della Terza commissione consigliare.

“Nei prossimi giorni avremo un nuovo incontro con i residenti della zona di Vergiano, alla luce del riconoscimento dello stato di calamità naturale per i fenomeni del 5 e 6 febbraio scorso richiesto dalla Regione – ha spiegato l’assessore – Il 30 marzo infatti la presidenza del consiglio dei Ministri ha emesso un’ordinanza con la quale si stabilisce la somma di 13 milioni e 800mila euro da destinare al territorio regionale. Ora attendiamo che venga nominato il commissario delegato per l’Emilia Romagna, dopo di che avremo un’idea più chiara dell’ammontare di risorse per il riminese e quindi dei possibili interventi a sostegno dei cittadini e dei lavoratori maggiormente colpiti”.

Nel frattempo si continua a lavorare sul fronte della prevenzione. E’ stata pubblicata a metà della scorsa l’ordinanza per la “pulizia e la manutenzione dei fossi in aree agricole e urbane per la tutela della sicurezza pubblica e per prevenire fenomeni di allagamento sul territorio comunale”. L’ordinanza prevede che sia i privati sia tutti i soggetti pubblici pongano in essere gli accorgimenti tecnici ed operativi “per una corretta tenuta dei propri beni a prevenzione del rischio idrogeologico sul territorio e al fine di evitare il verificarsi di disagi, danni e situazioni potenzialmente pericolose per la pubblica incolumità”. La Polizia Municipale e il Corpo Forestale dello Stato saranno incaricati di controllare il rispetto dell’ordinanza e soprattutto avranno il compito di intensificare le attività di monitoraggio ed intervento sul territorio proprio per prevenire le situazioni di danno e pericolo.

“L’aspetto più importante sul quale ci stiamo concentrando riguarda però la pianificazione – sottolinea l’assessore Visintin – Ricordo infatti che il Comune di Rimini, al di là del proprio ambito amministrativo di competenza, ha deciso di farsi capofila ed ente di raccordo tra i vari soggetti competenti per la realizzazione della carta dei fossi, uno strumento che ci consentirà di approfondire e fare chiarezza sullo stato del reticolo idrico del nostro entroterra e dunque essere una base importante anche per la pianificazione urbanistica. La ‘carta’ sarà in primis uno strumento operativo che ci consentirà di mettere nero su bianco le competenze, stabilire le azioni da compiere e anche come intervenire nel caso il privato o altri soggetti non possano farsi carico degli interventi che gli spetterebbero. Si tratta quindi di rimettere mano alla gestione del reticolo idrico, da qui ai prossimi anni”.

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