rotate-mobile
Lavoro

Reddito di cittadinanza, ottenerlo a Rimini: tutto ciò che devi sapere

Requisiti, procedure e documenti da presentare per richiedere il reddito di cittadinanza a Rimini

Diversi gli obiettivi prioritari del Reddito di Cittadinanza, la misura messa in atto dal Governo per favorire l’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nel mondo del lavoro e nella società, attraverso un sostegno economico stabilito in base a diversi criteri.

Contrastare la disuguaglianza e l’esclusione sociale, rilanciare l’occupazione, garantire il diritto al lavoro, alla formazione e all’istruzione: queste le finalità del provvedimento che dallo scorso 6 marzo è possibile richiedere anche a Rimini.

Cos’è il Reddito di Cittadinanza

Il Reddito di Cittadinanza è una forma di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari, associata ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale, in cui i beneficiari sottoscrivono un Patto per il lavoro o un Patto per l'inclusione sociale.

Per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più persone di età pari o superiore a 67 anni, si utilizza la denominazione di Pensione di Cittadinanza.

Il Reddito di Cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, sono in possesso di specifici requisiti, nella loro totalità.

Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno

Il richiedente del Reddito di Cittadinanza deve essere cittadino maggiorenne italiano o dell’Unione Europea, oppure, avere all’interno del nucleo familiare, un titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o un cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. 

È poi necessario essere ufficialmente residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due trascorsi in modo continuativo all’interno dei nostri confini.

Requisiti economici

Il nucleo familiare deve essere in possesso di determinati e imprescindibili requisiti:

• un valore ISEE (“indicatore della situazione economica equivalente” e cioè lo strumento atto a valutare la situazione economica delle famiglie) inferiore a 9.360 euro complessivi;

• un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;

• un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità).

• un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1). Tale soglia è aumentata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.

Altri requisiti necessari per il Reddito di Cittadinanza

Per accedere al Reddito di Cittadinanza è inoltre necessario che nessun componente del nucleo familiare possieda autoveicoli immatricolati per la prima volta nei 6 mesi antecedenti alla richiesta, autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (dal divieto sono esclusi autoveicoli e motoveicoli per cui sia prevista l’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità). 

Sono esclusi inoltre anche i cittadini che, all’interno della famiglia, possiedono navi e imbarcazioni da diporto.

Il Reddito di Cittadinanza è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria, quali la NASpI, l’indennità mensile di disoccupazione per lavoratori subordinati con rapporto di lavoro cessato involontariamente.

Ad essere sclusi dalla misura saranno invece i nuclei familiari che comprendano soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, escluse le dimissioni per giusta causa.

Come si calcola il Reddito di Cittadinanza

Il sostegno economico è composto da due parti: la prima integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza), l’altra è destinata solo ai richiedenti che siano in affitto ed incrementa il Reddito di Cittadinanza di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza). 

Anche le famiglie proprietarie della casa di abitazione possono beneficiare della misura: laddove sia stato acceso un mutuo, l’integrazione, pari al massimo alla rata del mutuo, non può superare 1.800 euro.

L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza.

Il versamento del Reddito, che viene erogato per un periodo continuativo massimo di 18 mesi, decorre dal mese successivo alla richiesta e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese (non è prevista nel caso della Pensione di cittadinanza), prima di ciascun rinnovo.

Come richiedere il Reddito di cittadinanza a Rimini

La domanda per il Reddito di cittadinanza può essere presentata o telematicamente attraverso il sito www.redditodicittadinanza.gov.it, o presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) oppure, dopo il quinto giorno di ciascun mese, presso qualunque ufficio postale.

L’INPS, ricevute le domande entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta, entro i successivi 5 giorni, verificherà il possesso dei requisiti di ciascun richiedente, sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelli delle amministrazioni collegate.

In caso di esito positivo, il Reddito di Cittadinanza sarà erogato attraverso la Carta Reddito di cittadinanza, l’apposita carta di pagamento elettronica emessa da Poste Italiane che consente, oltre all’acquisto di beni e servizi di base, di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementata in base al numero di componenti il nucleo) e di effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo.

Ai beneficiari è vietato l’utilizzo del sostegno per giochi che prevedono vincite in denaro. 

Vengono invece estese agli aventi diritto al Reddito, le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale, facilitazioni solitamente riconosciute alle famiglie economicamente più svantaggiate.

Il Reddito di Cittadinanza deve essere fruito entro il mese successivo a quello di erogazione. 

L’importo non speso o non prelevato viene sottratto nella mensilità successiva, nei limiti del 20% del beneficio erogato. Fanno eccezione gli importi ricevuti a titolo di arretrati. 

È prevista inoltre la decurtazione dalla Carta degli importi complessivamente non spesi o non prelevati nei sei mesi precedenti, ad eccezione di una mensilità. 

Le diverse modalità di monitoraggio della fruizione del Reddito e delle eventuali decurtazioni saranno definite con un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, in accordo con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Perdita del diritto del Reddito di Cittadinanza

Il Reddito di cittadinanza decade o subisce la riduzione quando può essere perso nel caso in cui uno dei componenti del nucleo familiare:

• non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;

• non sottoscrive il Patto per il Lavoro;

• non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione;

• non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti;

• non accetta almeno una di tre offerte di lavoro congrue oppure, in caso di rinnovo, non accetta la prima offerta di lavoro congrua;

• non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale oppure effettua comunicazioni mendaci;

• non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;

• venga trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle autorità competenti, intento a svolgere, senza previa comunicazione, attività di lavoro dipendente, ovvero attività di lavoro autonomo o di impresa.

È prevista, infine, la reclusione da due a sei anni per chiunque presenti dichiarazioni o documenti mendaci, oppure ometta informazioni, mentre da uno a tre anni nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In entrambi i casi è, ovviamente, prevista anche la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito.

Ecco dove richiederle il Reddito di Cittadinanza a Rimini

A Rimini è possibile presentare la domanda di accesso al Reddito di cittadinanza, presso tutti i Centri di Assistenza Fiscale (CAF), in modalità telematica, con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) almeno di Livello 2, accedendo al portale www.redditodicittadinanza.gov.it, oppure presso gli uffici postali, dopo il quinto giorno di ogni mese.

I modelli per richiedere il reddito

INPS moduli per Reddito di cittadinanza

CAF

ACLI via XX Settembre 1, 0541 783862

CGIL via Caduti di Marzabotto 30, 0541779911, info@cgilrimini.it

CISL via Caduti di Marzabotto 30, 0541799800 / 0541799813, responsabile.fiscale.rimini@cisl.it

UIL  Via Flaminia 82/A,  0541.780107, csprimini@uil.it

Dove e come richiedere la NASpI: i centri per l'impiego della provincia di Rimini

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Reddito di cittadinanza, ottenerlo a Rimini: tutto ciò che devi sapere

RiminiToday è in caricamento