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L'inverno va in soffitta, l'esperto: "Weekend mite ma con nebbie. Poi una maggiore instabilità"

Si osservano temperature diffusamente al di sopra dei 15 gradi in pianura, con punte di 17/18 gradi anche in Emilia-Romagna

Ancora alta pressione, ancora un intermezzo anticiclonico che si proietta verso il Mediterraneo e l’Europa centrale costringendoci a fare i conti con una massa d’aria stabile e piuttosto mite in risalita dal Nord-Africa. Si osservano dunque delle temperature diffusamente al di sopra dei 15 gradi in pianura, con punte di 17/18 gradi anche in Emilia-Romagna, che mettono di fatto in crisi ciò che rimane dell’inverno, almeno sul calendario meteorologico. Insomma un clima di certo primaverile che proseguirà fino al weekend in assenza di piogge significative. Di fatto, però, alcuni tentativi ad opera di un flusso atlantico più vivace tenteranno di mettere in discussione la solidità dell’anticiclone subtropicale tra venerdì 16 e mercoledì 21 febbraio, con il concomitante ingresso di aria fresca a cui seguirà un progressivo calo termico.

"Lo spostamento dei massimi dell’alta pressione verso l’Oceano permetteranno così l’ingresso sull’Italia di deboli sistemi nuvolosi - spiega l'esperto meteo Roberto Nanni, rete Ampro Meteo Professionisti -. Nel dettaglio, il primo di questi disturbi interesserà la nostra Regione tra venerdì 16 e sabato 17, consentendo alla nuvolosità di avere la meglio per gran parte della giornata, specie sui settori orientali. Anche se gli addensamenti più consistenti si potranno verificare a ridosso dei rilievi, dove sarà maggiore la probabilità di avere qualche goccia di pioggia. Ma pochi saranno gli effetti attribuibili al passaggio di questa debole perturbazione se non con fenomeni molto localizzati. Da segnalare sarà invece la possibilità di avere la persistenza di nubi basse ed estesi banchi di nebbia su Delta del Po e lungo la fascia costiera, fino a interessare il litorale Riminese. Per domenica 18 sono previste condizioni stabili e asciutte, tutto sommato con un pò di variabilità che dovrebbe limitarsi a cieli al più poco nuvolosi per l’intera giornata. Salvo il possibile sviluppo di nebbie in gran parte della pianura padana, specie all’inizio della mattinata".

"La tendenza per la prossima settimana vede un secondo peggioramento tra la notte di lunedì 19 e la mattina di martedì 20 portare deboli precipitazioni sparse. Con fenomeni anch’essi localizzati ma con intensità strettamente legata alla posizione del minimo di bassa pressione che transiterà velocemente dal Tirreno verso Sud. Ci si aspetta comunque l’arrivo di piogge lungo l’Appennino e, nell’eventualità di qualche rovescio più intenso, non si escludono delle nevicate a quote comunque medio-alte. Successivamente, questo potenziale aumento dell’instabilità, potrebbe dare il via a una possibile svolta meteo nella seconda parte della settimana. Sebbene sia una situazione piuttosto incerta, i modelli inquadrano tra venerdì 23 e l’ultimo weekend di febbraio il profilarsi di condizioni atmosferiche decisamente più dinamiche: una perturbazione più intensa sembrerebbe poterci coinvolgere determinando il ritorno a condizioni più “normali” per questo periodo dell’anno".

"Va comunque specificato che questa situazione di incertezza dipenderà in buona parte dalla posizione che acquisterà l’Anticiclone nei prossimi giorni - conclude Roberto Nanni -. Il principale attore delle scene meteorologiche non solo italiane che stanno accompagnando questi ultimi decenni, ancora una volta in grado di giocare un ruolo fondamentale sulle sorti della circolazione stagionale. Insomma, l’ago della bilancia che potrebbe dar esito a un tipo di clima più fresco e instabile – cioè con temperature, seppur in lieve calo rispetto alla settimana precedente, che si manterranno su valori ancora superiori alla media climatologica, dove però non mancheranno piogge e neve in montagna – oppure risultare umido e temperato.

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