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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Saludecio, la condanna a Giuseppe Garibaldi

Dopo 45 minuti di Camera di Consiglio si è concluso il Processo a Giuseppe Garibaldi celebrato a Saludecio nel teatro Giuseppe Verdi

Dopo 45 minuti di Camera di Consiglio si è concluso il Processo a Giuseppe Garibaldi celebrato a Saludecio (provincia di Rimini) nel Teatro Giuseppe Verdi, gremito di un vastissimo pubblico proveniente da tutto il centro e nord Italia, alla presenza di delegazioni delle Associazioni Garibaldine della Romagna e di numerose Istituzioni ed Associazioni culturali dal Veneto, Emilia, Toscana e Marche.

Un lungo pomeriggio di storia e diritto aperto dal Saluto del Sindaco di Saludecio, Giuseppe Sanchini, e dall’introduzione del Presidente dell’Associazione Identità Europea, Console prof. Adolfo Morganti, organizzatrice dell’evento in collaborazione col Comune di Saludecio.

Dopodiché il Procedimento è entrato immediatamente nel vivo, con la veemente arringa della Pubblica Accusa, il dott. Edoardo Vitale, magistrato napoletano e direttore de L’Alfiere (la storica rivista meridionalista che ha recentemente celebrato 50 anni di pubblicazioni), che ha elencato i danni concreti che l’impresa dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, e la conseguente conquista piemontese, ha inferto al Meridione d’Italia, chiedendo la condanna del condottiero.

Di grande lucidità oratoria la replica della Difesa, il dott. Domenico Cacopardo, magistrato Consigliere di Stato e noto scrittore siciliano, che nel clima del 150° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia si è appellato infine alle ragioni della Storia, che nella sua marcia verso il Progresso libera da ogni possibile accusa chi si pone alla testa delle forze della libertà, come Giuseppe Garibaldi per tutta la sua vita coscientemente fece, chiedendone quindi la piena assoluzione.

Il Presidente della Corte, dott. Francesco Mario Agnoli, già membro del Consiglio Superiore della Magistratura, storico dell’Insorgenza e scrittore, ha infine letto la Sentenza che clamorosamente ha ritenuto Giuseppe Garibaldi responsabile di aver violato nel 1860 la sovranità di uno Stato sovrano, il Regno delle Due Sicilie, dichiaratamente in pace con l’intera comunità internazionale organizzando ed utilizzando formazioni di combattenti irregolari e di aver violato il diritto del popolo meridionale alla propria autodeterminazione, favorendo con ciò gli interessi di più potenze straniere interessate a quel tempo all’usurpazione delle risorse economiche e minerarie dell’Italia meridionale.

La Difesa ha immediatamente annunciato che presenterà immediatamente Istanza d’appello. Nel 2012 si terrà quindi il Processo d’Appello a Giuseppe Garibaldi.
La partecipazione e l’interesse sollevato dal Processo a Giuseppe Garibaldi ha confermato la bontà di questo modo nuovo e stimolante per comprendere la nostra storia e le nostre radici culturali.
 

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