Abusivismo, Paolo Ricci (Lega): "E' una vera e propria piaga"
"Mancano poco più di un paio di giorni ad agosto ma la musica non cambia – A Rimini e dintorni le grandi firme contraffatte on the beach la fanno da padrone anche quest’estate"
"Mancano poco più di un paio di giorni ad agosto ma la musica non cambia – A Rimini e dintorni le grandi firme contraffatte on the beach la fanno da padrone anche quest’estate" - queste le prime parole del consigliere provinciale leghista, Paolo Ricci, sul fenomeno corrosivo dell'abusivismo commerciale e "l'atteggiamento di noncuranza e la politica alla francese del “laissez faire”" degli amministratori locali.
"Un formicaio di abusivi che puntuale si riversa sulle spiagge riminesi bypassando quella filiera burocratico - fiscale che soffoca i commercianti del centro – se per la parrucchiera o il ristoratore di Cattolica la Tares è la mannaia estiva che li costringe a fare i conti della serva e a tirare ulteriormente la cinghia, per l’abusivo che spaccia merce contraffatta sul litorale riminese il neo-tributo Montiano sull’igiene ambientale non vale – nessuna sorpresa tariffaria nella sua buchetta.."
"Con l’aggravante che la rete di abusivi accampati sulle nostre spiagge corrode il tessuto economico-produttivo locale e alimenta la microcriminalità organizzata e l’immigrazione clandestina selvaggia. Perché quella a cui si assiste ogni giorno a riva dei nostri stabilimenti balneari è la punta dell’iceberg….ciò che non si vede o non si vuole vedere è il corpo galleggiante sottostante, che nutre e controlla lo smistamento di merce abusiva sull'intera costa. Una struttura piramidale che a partire dalla distribuzione “all’ingrosso” fissa luoghi e appuntamenti quotidiani, una ragnatela di capoccia e affiliati che disegna la mappatura dell’abusivismo commerciale sulle nostre spiagge, scandendo tempi, ruoli e “posteggi” ."
"Insomma" - sottolinea senza mezze misure il consigliere Ricci -"non si tratta solo dell’abusivo che in prima persona espone la sua mercanzia a mo’ di bazar (borse, portafogli, grandi firme del made in italy e quant’altro..) – non c’è nulla di raffazzonato o casuale nello spettacolo illegale messo in scena sul litorale riminese. La regia che dirige l’abusivismo commerciale “su sabbia” è il vero germe da neutralizzare - un fenomeno che DEVE essere contrastato operativamente sul campo e dietro le quinte – in spiaggia e a monte…."