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Aeroporto, il M5S: "Deve intervenire la Regione con un piano"

I consiglieri regionali del M5S, Raffaella Sensoli e Andrea Bertani, hanno presentato una doppia interrogazione sui due aeroporti romagnoli per chiedere alla Giunta di intervenire con decisione dopo il caos generato dalla sentenza del TAR

I consiglieri regionali del M5S, Raffaella Sensoli e Andrea Bertani, hanno presentato una doppia interrogazione sui due aeroporti romagnoli per chiedere alla Giunta di intervenire con decisione dopo il caos generato dalla sentenza del TAR. Dicono dal M5S: “Sostenere, come fa il sindaco Gnassi, che il bando fallimentare dell’ENAC è comune ad altre realtà italiane, compresa quella di Forlì, di certo non aiuta a risolvere la situazione paradossale dell’aeroporto di Rimini. Anzi, suona piuttosto come un inutile endorsement a AirRiminum che non fa altro che generare confusione”.

“In questo momento l’attenzione delle istituzioni dovrebbe essere rivolta alla garanzia di un servizio fondamentale per il territorio e alla tutela dell’occupazione. Rimini e la Romagna, visto quello che è successo a Forlì, non possono permettersi di restare fuori dalle tratte aeree”. È questo il commento di Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani, consiglieri regionale del M5S, sulle polemiche che in questi giorni stanno ruotando attorno alla sentenza del TAR che ha bocciato l’affidamento a AirRiminum dello scalo di Rimini. Sul caso i due consiglieri del M5S hanno presentato una doppia interrogazione alla Giunta guidata da Stefano Bonaccini per chiedere anche alla Regione di far sentire la propria voce sia riguardo al caso del “Fellini” che su quello del “Ridolfi” di Forlì.

“La Giunta a nostro avviso, anche se non direttamente, ha gravi responsabilità sull’epilogo di questa vicenda – spiegano Sensoli e Bertani – in primo luogo perché non è stata in grado finora di varare un Piano Regionale integrato dei Trasporti che individuasse anche solo un briciolo di strategia comune per quel che riguarda gli scali aeroportuali del nostro territorio. Tutto è stato lasciato all’improvvisazione e la bocciatura del bando ENAC decretata dal TAR ne è la prova più lampante. Adesso la priorità deve essere quella da un lato di garantire l’operatività dello scalo per non perdere voli e passeggeri, e dall’altro di salvaguardare il livello occupazionale, visto che non possono essere sempre e solo i lavoratori a pagare per gli errori commessi dalla politica”.

Per i due consiglieri regionali del M5S il pericolo da evitare al più presto è che il caso del Fellini di Rimini finisca come quello del Ridolfi di Forlì, sul quale ancora oggi non esiste nessuna certezza se non quella della messa in mobilità dei lavoratori dello scalo decretata lo scorso giugno. “Come ci ha confermato l’assessore Palma Costi rispondendo a una nostra interrogazione – aggiungono Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani – la totale assenza dai tavoli di confronto di Air Romagna rende la situazione del Ridolfi sempre più ingarbugliata. E visto che il CEO di Aviacom, Robert Halcombe, non ha mai nascosto l’idea di una possibile integrazione con Rimini, questa è un’ipotesi che ci preoccupa non poco, anche alla luce della totale assenza di un PRIT regionale che potrebbe ancora una volta evitare soluzioni improvvisate e senza una prospettiva a lungo termine”.

“Senza contare – concludono i due consiglieri del M5S – anche un eventuale interesse di Aviacom su Rimini. Così che dopo promesse di ogni tipo oggi siamo a rischio, imminente e palpabile, di chiusura dell'operatività di entrambi gli aeroporti, oppure a rischio, possibile e futuro, di una condizione di assoluto monopolio sui cieli della Romagna”.

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