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Alice Parma (Pd) interviene sull'Asp Valle del Marecchia e la casa protetta Suor Angela Molari

""L'Asp Valle del Marecchia e la casa protetta Suor Angela Molari, come più in generale di tutti i servizi alla persona, sono temi a noi di centrosinistra da sempre particolarmente cari, data l'importanza che questi rivestono nel sostegno ai cittadini"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RiminiToday

"L'Asp Valle del Marecchia e la casa protetta Suor Angela Molari, come più in generale di tutti i servizi alla persona, sono temi a noi di centrosinistra da sempre particolarmente cari, data l'importanza che questi rivestono nel sostegno ai cittadini. Siamo anche consapevoli della forte attenzione che suscitano rispetto alle altre forze politiche, le quali, sia pure con diversi contenuti, hanno tutte manifestato le proprie opinioni, da ultima quella di qualche giorno fa da parte di Forza Italia. Pertanto, riteniamo opportuno esprimere alcune precisazioni in merito.

Innanzi tutto apprendiamo dalle dichiarazioni del Commissario che il comune di Santarcangelo non rischia di dover ripianare parte del deficit del bilancio dell'Asp Valle del Marecchia, poiché anche la gestione del 2013 si concluderà a pareggio, sia pure utilizzando degli accantonamenti dell’azienda. Questa è sicuramente una buona notizia che ci permette di valutare con maggiore tranquillità questa delicata fase di transizione di riassetto delle istituzioni, quali ad esempio il superamento delle Provincie, le modifiche istituzionali all'interno dei comuni tra fusione e unione dei comuni  della Valmarecchia, modalità di gestione dei servizi sociali, ecc. Qualsiasi decisione di trasformazione di strutture comunali, come l'azienda Asp Valle del Marecchia, richiede infatti un'attenzione particolare e un serio confronto istituzionale con le altre amministrazioni che fanno parte sia dell’Unione di Comuni che del nostro Distretto Socio Sanitario.

Non abbiamo pregiudizi rispetto a nessuna delle ipotesi prospettate, anche nell’eventuale caso dello scioglimento dell'azienda, con la riattribuzione delle funzioni ad altro ente, oppure (caso tutto da verificare nella sua fattibilità) di riportare la struttura in capo direttamente al Comune. In ogni caso, qualsiasi trasformazione dovrà avere come primo obiettivo l'efficientamento del servizio e la previsione strutturale ed economica per garantire una prospettiva a lungo termine.

Ritorniamo però su un punto già da noi sottolineato poco tempo fa, perché il percorso di trasformazione economica della nostra Asp è stato di accreditamento delle cooperative che operano all'interno delle strutture. Quest’ultima eventualità ha drasticamente ridotto l’entità dei bilanci delle Asp laddove la gestione, come nel caso della nostra struttura, sia affidata ad una cooperativa sociale. Queste ultime hanno visto uno svuotamento dei bilanci delle Asp a favore della gestione da parte delle cooperative. Tale situazione è verificabile in tutte le strutture della regione.

Perciò, a prescindere dal percorso di trasformazione dell'azienda Asp, scioglimento piuttosto che prospettive di vallata, questa situazione legata ad una modifica della gestione delle Asp non avrà nessuna ricaduta in termini concreti sulla gestione e sul bilancio della casa protetta, dato che non comporterebbe nessuna modifica al percorso dell'accreditamento previsto dalla legge regionale. La nostra attenzione è quindi focalizzata sul far presente a livello regionale che questa legge ha modificato radicalmente la situazione economica e gestionale delle Asp nei vari territori. E’evidente che qualsiasi scelta dovrà essere fatta tenendo presente le leggi sovraordinate.

Da tempo riteniamo che la Valmarecchia sia la sede più idonea in cui prendere delle decisioni importanti, vista l'unione a 10, per le scelte di trasformazione istituzionale. In questa fase, anche l’eventuale ritiro della delega dei servizi sociali all'Ausl. Noi siamo convinti che la nostra Unione di Comuni abbia le carte in regola per poter gestire direttamente sia i servizi agli anziani che quelli ai disabili, mentre per i servizi ai minori, data la loro complessità, occorra ancora qualche anno, prima che si possa arrivare a questo importante passo.

Non rispondo alle provocazioni mosse dal centro destra su questi temi, ma ritengo che non ci si possa limitare a dichiarazioni strumentali, finalizzate esclusivamente al sostegno della propria una campagna elettorale. Occorre che le forze politiche con senso di responsabilità entrino invece nel merito delle questioni, senza promettere cose assolutamente irrealizzabili in questa fase economica (si veda l'esempio lampante relativo alla ripartizione dell'IMU prima casa proposta dal centrodestra nazionale), ma si impegnino a garantire l'efficacia dei servizi, valutando, nell’interesse dei cittadini, quali sono le problematiche reali e quali invece i preconcetti ideologici spinti da motivazioni superate o peggio ancora strumentali".

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