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Ausl, Pecci contro la nomina di Carradori: "E' un ritorno al passato, è stato l'uomo dei tagli"

Pecci teme che "il contrasto sulla nomina di Carradori si ripercuoterà sulla salute dei cittadini, soprattutto dopo la stagione del Covid19"

Una nomina che ha "il sapore di restaurazione, di ritorno al passato ed ha visto il sindaco del più grande comune della Romagna e la segreteria del partito di maggioranza locale emarginati nella decisione". Con queste parole il capogruppo della Lega a Rimini Marzio Pecci commenta la nomina del dottor Tiziano Carradori a direttore generale dell'Ausl Romagna.

Il leghista ricorda che per Carradori si tratta di un ritorno in Romagna dato che era già stato dirigente dell’Asl riminese. "Il dirigente della 'razionalizzazione' della spesa sanitaria, colui che ha inaugurato la stagione dei tagli del personale e della dislocazione, della riduzione dei posti letto in quasi tutti i reparti ospedalieri, del 'controllo zelante' della spesa per gli esami di laboratorio prescritti ai pazienti dai medici di base, della chiusura degli ospedali periferici, della chiusura dei punti nascita".

Continua Pecci: "Diceva allora di puntare su strutture ospedaliere quale luogo di concentrazione del massimo di efficienza e di tecnologia, ma questa politica sanitaria è stata tradita. E' il Dirigente che ha fatto prevalere le ragioni di bilancio alle ragioni della salute e dei bisogni dei cittadini. Ha “spremuto” come limoni i medici e gli operatori sanitari, come se la sanità fosse una fabbrica, favorendo l’emigrazione degli operatori verso le strutture private. Purtroppo è stato l'uomo che ha preferito “tagliare” invece di "riformare". Non credo che per l’Asl Romagna questa nomina sia adeguata".

Secondo il capogruppo la nomina "ha provocato qualche lacerazione all’interno del Partito Democratico se è vero, come è vero, che il sindaco di Rimini ha subito gridato che: 'gli obbiettivi di mandato vanno precisati e modificati' e che questa revisione degli intenti i sindaci la “pretendono”.

Pecci teme che "il contrasto sulla nomina di Carradori si ripercuoterà sulla salute dei cittadini, soprattutto dopo la stagione del Covid19, che ha evidenziato la fragilità del sistema sanitario della Regione Emilia Romagna che ha contato numerosi decessi – molti dei quali nelle RSA – con responsabilità del Commissario e dell’Assessore che non hanno saputo tutelare la salute dei cittadini. Il Direttore dovrà, per questo, agire subito e non potrà attendere le soluzioni legislative nazionali, che per incapacità del Ministero della Sanità tarderanno ad arrivare, ma dovrà trovare, in sede regionale e presso l’Ausl Romagna, le idee ed i progetti per affrontare, con l’arrivo dell’inverno, e in assenza del vaccino, le criticità che si presenteranno con le possibili ricadute da Covid19".

Il capogruppo del Carroccio si rivolge a Carradori e chiede "di pensare ad una sanità responsabilizzata, priva di furberie ed ipocrisie che vada verso una sanità moderna ed efficiente con una programmazione che annulli le attese per visite specialistiche ed interventi chirurgici riconoscendo agli operatori, non premi generalizzati, ma gratificazioni professionali ed economiche ad personam che impediscano la fuga dal pubblico verso il privato". E chiosa evidenziando: "Condividiamo le parole del sindaco Gnassi quando afferma che "c’è bisogno di essere chiari e trasparenti sugli obiettivi da raggiungere di qui in avanti."
 

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