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Blitz di Forza Nuova alle moschee di Rimini: "Siamo in guerra!"

Allo stesso tempo, con il motto “Si vis pacema para bellum”, altri cartelli sono stati affissi innanzi al Duomo di via IV novembre.

Blitz nella nottata tra giovedì e venerdì dei militanti di Forza Nuova, che hanno chiuso con dei nastri segnaletici gli accessi di via De Giovanni e di Borgo Marina dove sorgono rispettivamente due moschee con l'aggiunta di alcuni cartelli indicanti una “War Zone - Islamic Occupied Area". Allo stesso tempo, con il motto “Si vis pacema para bellum”, altri cartelli sono stati affissi innanzi al Duomo di via IV novembre. Sono sette i militanti di Forza Nuova segnalati all'autorita' giudiziaria per aver tentato di affiggere i volantini nei pressi del centro culturale islamico di Rimini, in due diversi punti.

"La nostra azione illustra i due princìpi su cui Forza Nuova costruisce la lettura della sfida legata all'ora presente - viene evidenziato dai militanti in una nota -. Da una parte occorre archiviare definitivamente ogni pulsione buonista ed integrazionista e dichiarare senza tentennamenti che non potrà mai essere imposta in Italia una società multietnica e multiculturale. Le moschee costruite nelle nostre città sono il simbolo più evidente del lassismo morale e pragmatico della politica italiana, cieca ai bisogni della sua gente e serva di strategie ed interessi stranieri. Occorre perciò armare il pensiero e le anime contro chi vorrebbe imporci la coesistenza forzata con l'Islam, ma, anche e soprattutto, contro i "terroristi" italiani, intellettuali, politici e uomini di “cultura” vari, che spacciano idee integrazioniste, multiculturaliste, omogeneizzatrici di stirpi e tradizioni, usando, ed abusando, dei princìpi astratti di Accoglienza, Tolleranza e Solidarietà da sempre concretamente presenti nell’animo e nell'azione quotidiana del popolo italiano".

"Dall'altra occorre dare una scossa al mondo cattolico - sottolinea Forza Nuova -. Il popolo delle parrocchie, tuttora diffuso, che rappresenta un forte collante per l'identità italiana, deve capire che la sfida islamista si vincerà solo risvegliando e riaffermando con orgoglio la nostra antica ed invitta identità cattolica. La guerra a cui facciamo riferimento nei nostri cartelli è, quindi, in primo luogo, quella che va portata militarmente al fianco della Russia di Putin, della Siria di Assad, di Hezbollah, del popolo curdo e delle milizie iraniane al Daesh, direttamente sul suo territorio. Ed è anche, però, la guerra morale e culturale che dobbiamo condurre qui in Patria, per tirare fuori dai vecchi cassetti e dagli armadi ammuffiti la forza e l’orgoglio di affermare, rendere visibile e difendere senza sosta la nostra Identità Cattolica".

Forza Nuova, quindi, afferma con chiarezza "che nessun'altra moschea va costruita, sia per gli immediati ed evidenti rischi di sicurezza e salute pubblica, sia perché la sola presenza di una di esse segna la cessione territoriale e morale di un ulteriore pezzo della nostra terra ad un Islamche, al netto delle mille parole mielose e delle maschere pacifiste, incuba in sé il germe indissolubile dell’aggressione e della conquista in primis delle nazioni cristiane e della loro cultura in tutte le sue espressioni, anche architettoniche ed urbanistiche - conclude la nota -. La battaglia per il risveglio dell’Italia e dell’Europa è cominciata. La trincea è arrivata sulla nostra terra. Non vincerà il Daesh, non vinceranno gli utili idioti del buonismo nostrano, non vinceranno i fiancheggiatori del califfo al-Baghdadi: Israele, Stati Uniti, Turchia, Arabia Saudita, Qatar, Kuwait. Abbiamo già iniziato a difendere la nostra terra e la nostra Fede in ogni angolo della Patria".

LA CONDANNA DI GNASSI -  “L'azione realizzata la notte scorsa da Forza Nuova Rimini è, per tante ragioni, indegna - afferma il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi -. Lo è perché incita all'odio, attacca esplicitamente i princìpi fondanti del nostro agire democratico e le persone che, quotidianamente, lavorano con impegno - pubblico e privato - per fare in modo che il nostro tessuto democratico e anche la nostra comunità reggano in una fase difficilissima, tra violenze e crisi economica. Forza Nuova dovrà rispondere penalmente delle condotte poste in essere ma, soprattutto, sarà destinataria del rifiuto da parte della nostra comunità a riconoscersi in chi ripropone ideologie basate su violenza e discriminazione e fa richiami insopportabili alla guerra ed all' intolleranza razziale e religiosa".

Conclude il primo cittadino: "L' amministrazione comunale di Rimini rinnova l' appello alla pratica democratica quotidiana e fa proprio il richiamo del Vescovo per il "no" alla violenza ed il "sì" al dialogo, al confronto tenace e quotidiano tra diversi all' interno di una comunità che è solidale, responsabile e con una grande tradizione di partecipazione. Proprio per questo, l’Amministrazione Comunale invita tutti i cittadini che si riconoscono nei valori della pace, della democrazia e della tolleranza a partecipare sabato pomeriggio in piazza Cavour (ore 18.30) alla manifestazione ‘Insieme per la pace e contro il terrorismo’, organizzata e promossa dalla Diocesi di Rimini”.

LA CONTROREPLICA -  La sezione forzanovista riminese, replicando a Gnassi, si è detta "pronta a partecipare alla manifestazione "Insieme per la pace e contro il terrorismo". "Considerato che il sindaco Gnassi continua ad inneggiare alla tolleranza e al dialogo nonostante sia chiaro lo scenario di guerra in cui siamo precipitati in seguito agli attentati di Parigi - afferma il responsabile regionale Mirco Ottaviani - crediamo sia giusto allora che costui avvii un dialogo anche con la nostra segreteria politica in maniera tale da poter illustrargli meglio le ragioni della nostra provocatoria iniziativa compiuta la scorsa notte e da lui ritenuta tanto indegna".

"Già dopo gli attentati a Charlie Hebdo dicemmo che nessun immigrato sarebbe più dovuto entrare in Italia e che era necessario sostenere l'operato di Assad - spiega il responsabile - ed oggi più di prima, fermi sulle nostre idee, riteniamo necessarie nuove e più stringenti misure". "Crediamo che la Russia vada appoggiata militarmente nella riconquista del territorio siriano, - elenca Ottaviani - che debba essere cestinato immediatamente il progetto legge dello Ius Soli tanto sostenuto anche dal sindaco Gnassi, che debba essere vietata la costruzione di nuove moschee procedendo alla chiusura graduale di quelle già esistenti, che sia necessario espellere tutti i finti profughi entrati negli ultimi mesi e ad avviare un umano ma rapido rimpatrio di tutti i cittadini provenienti da Paesi islamici".

"Dopo la tragica notte parigina, un’epoca è finita e dobbiamo prenderne atto - prosegue il responsabile - l’incalzare della minaccia terroristica, con minacce rivolte a Roma e all' Italia ed il perdurare della grave crisi economica non ci consentono di permettere la creazione di insediamenti di immigrati e di vere proprie banlieu italiane". "Il fallimento dell' integrazione di intere comunità, l' incessante reclutamento da parte di gruppi islamisti,il perdurare di una criminalità diffusa comunque originata dal fenomeno extracomunitario non possono che andare in senso contrario al giusto desiderio di pace sociale da parte degli Italiani" - conclude Ottaviani augurandosi di poter ottenere il doveroso confronto con il primo cittadino riminese.

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