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Chiusura E45, Provincia di Rimini nella piattaforma per la gestione dell'emergenza

Il presidente Santi: "Il blocco del traffico ha un impatto sociale ed economica enorme per l’intero centro Italia e per la Romagna in particolare"

I territori emiliano-romagnoli e toscani, coinvolti dalla chiusura dell'E45, si presenteranno, domani pomeriggio a Roma dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, con una piattaforma comune di intenti. La rappresentanza romagnola sara' composta dai sindaci di Cesena Paolo Lucchi, di Bagno di Romagna Marco Baccini, di Mercato Saraceno Monica Rossi, di Sarsina Enrico Cangini, di Verghereto Enrico Salvi, dal presidente della Provincia di Forli'-Cesena Gabriele Antonio Fratto e, in rappresentanza del mondo dell'impresa e sindacale, dal presidente di Confcommercio del comprensorio cesenate Augusto Patrignani e dal segretario della Uil di Cesena Marcello Borghetti. Insieme a loro ci sara' anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Il documento della "Piattaforma per la gestione dell'emergenza" chiede al governo di "avviare con la massima celerita' e urgenza un Piano di emergenza per fronteggiare la gravissima situazione determinatasi".

“La Provincia di Rimini è nella Piattaforma per la gestione dell’emergenza conseguente al sequestro e alla chiusura della E45 - ha annunciato il presidente Riziero Santi. - Sono stato convocato infatti venerdì scorso a Cesena alla riunione con il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e con gli amministratori locali interessati, a partire dalle tre Province romagnole, per stabilire insieme in modo coordinato come affrontare la situazione creata dalla totale interdizione al traffico sulla E45 nel tratto tra Emilia-Romagna e Toscana, determinata dal sequestro del viadotto Puleto disposto dalla Procura di Arezzo. La E45 è una delle principali porte della Romagna e quindi è evidente che la chiusura abbia un impatto sociale ed economica enorme per l’intero centro Italia e per la Romagna in particolare. Le priorità di intervento individuate, ritenute tutte indispensabili e non rinviabili, per cercare di limitare quanto più possibile gli effetti di questa situazione sono: accelerare l’interlocuzione di ANAS con la Procura affinché si valutino tutte le ipotesi di riapertura della E45, anche con soluzioni parziali e/o di traffico gestito ove non sia possibile una riapertura totale, sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza e garanzia dell’incolumità; accelerare, adottando procedure di somma urgenza, l’affidamento e l’esecuzione dei lavori di manutenzione della E45 da parte di ANAS, a partire dal Ponte Puleto, ma riguardanti in generale tutta l’asta della E45; l’immediata attivazione di un piano di emergenza al pari di quello adottato per il Ponte Morandi, con relativo stanziamento di fondi capienti e adeguati per il risanamento della viabilità alternativa, a partire dalla urgente sistemazione della strada Canili - Pieve Santo Stefano, ma riguardante anche le strade SP 137 e SP 142 in entrambi i versanti emiliano-romagnolo e toscano, che usciranno dissestate dal traffico dirottato sulle stesse; prevedere sin da subito misure straordinarie di sostengo economico, quali sgravi fiscali alle aziende locali per sostenerle in vita e contributi ad hoc per le famiglie ed i lavoratori costretti a subire aggravi di costi. Il lavoro svolto dalla Piattaforma E45 e gli obiettivi che ne sono emersi sono condivisi da tutti gli Enti Istituzionali del confinante territorio toscano, che ne sostengono le premesse e le azioni individuate. Con questa condivisione si chiede al Governo di avviare con la massima celerità e urgenza un Piano di Emergenza per fronteggiare questa gravissima situazione. La Provincia di Rimini è solidale con i suoi vicini e ha offerto la propria disponibilità ad operare a tutti i livelli per trovare soluzioni condivise. Va detto che alla riunione non sono state individuate soluzioni di viabilità alternativa che impattano direttamente sul nostro territorio, tuttavia abbiamo già riscontrato un incremento del traffico sulla SP258, anche di quello pesante, attraverso il passo di Via Maggio da Sansepolcro. Lungo la Marecchiese abbiamo alcuni ponti per i quali è stato da tempo istituito il limite delle 40 tonnellate e quindi per evitare problemi, sia ai ponti che ai cantieri attualmente aperti, abbiamo rafforzato i controlli affinché il limite delle 40 tonnellate sia rispettato.”

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