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Privatizzazione del settore fieristico-congressuale, Brasini: "Approccio al percorso senza dogmi"

Il Consiglio comunale ha ricordato con un minuto di silenzio la scomparsa del dipendente Giancarlo Borghini, in forza alla Polizia muncipale

Il mondo fieristico e congressuale della città è stato al centro dei lavori del Consiglio comunale nella seduta di giovedì sera. Dopo l’ora dedicata alle interrogazioni, il Consiglio ha infatti discusso e approvato due delibere inerenti, come quella per le “modifiche degli statuti di Rimini congressi s.r.l., Rimini fiera spa, e Società del Palazzo dei congressi spa” e quella per l’ “Avvio del percorso di privatizzazione del settore fieristico-congressuale riminese.

Mentre la prima è stata approvata col voto favorevole della maggioranza, quello contrario del M5S e Sel e l’astensione del Pdl, Noi per la Romagna e i consiglieri del gruppo misto Renzi e Giudici; la seconda è stata votata per appello nominale: 18 i voti favorevoli, 7 quelli contrari (M5S, Sel Gruppo misto), 3 astensioni (Pdl).  Le modifiche apportate agli statuti di Rimini Congressi Srl, Rimini Fiera e Società del Palazzo dei Congressi Spa (già deliberate dagli altri due enti soci, Provincia di Rimini e Camera di Commercio) riguardano in particolare il ruolo di controllo esercitato dagli enti soci, la riduzione dei Cda e lo snellimento dei compensi e il superamento del vincolo della maggioranza in capo agli enti pubblici. Modifica questa propedeutica al secondo ordine del giorno votato dal consiglio, ovvero l’avvio di processo di privatizzazione del settore fieristico congressuale.

“L’Amministrazione Comunale si avvicina a questo processo consapevole della portata di novità, ma senza ideologie o dogmi o orticelli da difendere a prescindere – spiega l’assessore al Bilancio del Comune di Rimini Gian Luca Brasini -. L’avvio del percorso di privatizzazione non è la soluzione a tutte le difficoltà che il mercato ci sta restituendo e non è l’unica soluzione possibile. Non a caso abbiamo sotto gli occhi esperienze di fiere a maggioranza privata, come quelle di Padova e Torino, che sono in evidente crisi e che sono agli ultimi posti in Italia. Rimini, al contrario, in un contesto nazionale che presenta molte criticità e su un mercato molto concorrenziale, resiste ed è al quarto posto in Italia per numero di presenze, oltre ad aver avuto negli anni una redditività che ha consentito un autosostentamento del debito, senza ricapitalizzazioni pubbliche. Ma certo non va sminuita la novità dello sblocco formale del cammino della privatizzazione che, al di là di ogni considerazione di parte politica/partitica che qui non interessa, segna una volontà di cambio culturale rispetto al tema delle partecipate piuttosto che una costrizione dovuta alle difficoltà delle strutture fieristiche e congressuali".

Chiosa Brasini: "A prescindere infatti dalla complessa fase economica generale, che crea più di una difficoltà al settore fieristico e congressuale, non andare a sondare l’eventuale interesse di partner privati sarebbe una grave omissione e un’occasione persa per Rimini: per questo motivo si darà mandato a Rimini Congressi di pubblicare un bando ad evidenza pubblica per la ricerca di un advisor che faccia un’attività di verifica sul mercato nazionale ed internazionale. L’advisor sarà libero di sondare il mercato, ma il bando ovviamente prevederà prescrizioni fondamentali, due su tutte: la massima trasparenza e la precisazione del ruolo dell’advisor, che non avrà il compito di servirci su un vassoio un acquirente, ma capire il valore sul mercato del nostro sistema fieristico congressuale e le possibilità che questo ci offre. E’ un percorso vero e convinto e non una ‘finta’ per restare fermi sulle posizioni”.

Il Consiglio ha poi proseguito i lavori con la discussione delle modifiche dello statuto e della convenzione di Anthea srl, approvandole col voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza. Parità di voti (7 quelli favorevoli, altrettanti quelli contrari, 4 le astensioni) sulla mozione presentata dal consigliere Gianluca Tamburini sulla “Creazione di un registro patologie del territorio su standard georeferenziato”. La mozione, ai sensi del regolamento, potrà essere ripresentata per un nuovo voto nella prossima seduta.Respinta invece col voto contrario della maggioranza, l’astensione del M5S e del consigliere Brunori e il voto favorevole del proponente Renzi, dei consiglieri Casadei e Mauro, la mozione “Isitituire i nuclei cinofili nella Polizia municipale di Rimini per la tutela della legalità e della sicurezza nella nostra città. Il Consiglio comunale ha voluto ricordare con un minuto di silenzio la scomparsa del dipendente Giancarlo Borghini, in forza alla Polizia muncipale.

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