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Croatti (M5S): “Arrivato il decreto per la realizzazione delle due rotonde della SS16"

Il senatore pentastellato annuncia la fine di un lungo incubo per gli automobilisti riminesi e non solo

Lunedì 25 settembre con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato approvato il progetto relativo alla realizzazione degli interventi lungo la SS 16 “Adriatica” nel tratto interessato dai lotti 1a e 1b dei lavori di ampliamento a tre corsie della A14 Bologna – Bari - Taranto, tratto Rimini Nord – Cattolica per un importo complessivo di € 32.348.077,97. Consistono nella realizzazione di 2 rotatorie, 3 attraversamenti, 2 percorsi ciclopedonali e 3 di viabilità. Tra queste le due importantissime rotonde sulla SS16, agli incroci con la Consolare per San Marino e con via Montescudo. Ad annunciarlo è il senatore Marco Croatti (M5S) che commenta lo sblocco delle due opere come "un giorno molto importante per il nostro territorio".

“Sono molto soddisfatto - aggiunge il senatore Croatti - perchè queste opere sono fondamentali e prioritarie per il nostro territorio. Asset strategici di viabilità per tutta la riviera, anche in chiave turistica. Da troppo tempo i cittadini attendono questi interventi. In queste settimane insieme al mio collega, il senatore Agostino Santillo, (capogruppo della VIII Commissione Lavori pubblici, Trasporti, Comunicazioni), abbiamo monitorato l’iter del decreto, sollecitando il MIT ad approvare il progetto esecutivo in modo tempestivo. Per questo ringrazio il Ministro Danilo Toninelli, il sottosegretario Michele Dell’Orco e i tecnici del Ministero. Ora finalmente potranno partire i lavori sulla Statale 16".

"Con l’approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del progetto esecutivo delle opere di ottimizzazione dell’A14 - ha commentato Andrea Gnassi nella sua veste di presidente della provincia di Rimini - si fa un ulteriore passo per la realizzazione di opere che il territorio della provincia aspetta da ormai troppo tempo. Ricordo infatti che è del 2000 il primo accordo sui cosiddetti buchi neri della SS 16. Risale al 2011, da parte dei Comuni interessati, la prima individuazione degli interventi di completamento alla realizzazione della 3za corsia dell’Autostrada presentati a Società Autostrade il 5 dicembre di quell’anno in occasione dell’iniziativa Cantieri Aperti. Oggi sembra finalmente passato il tempo in cui c’erano due scuole di pensiero; da una parte chi contestava e raccoglieva firme contro la realizzazione della 3za corsia; dall’altra parte Provincia e Comuni che invece si sono impegnati perchè non vi fosse solo il pur fondamentale potenziamento fluidificazione dell’Autostrada ma anche la fluidificazione e la messa in sicurezza dell’asse viario strategico della SS16 con la richiesta di maggiori opere di completamento rispetto a quelle inizialmente
previste. Le opere riguardano le rotatorie a Rimini tra la SS16 e la strada statale per San Marino e l’altra sempre tra la SS16 e la provinciale per Coriano, entrambe dotate di attraversamenti ciclopedonali, importanti per ricomporre l’attuale frattura tra mare e monte, rappresentata dall’Adriatica. A completare l’intervento a Rimini, ci sono altri attraversamenti e percorsi ciclopedonali che completano l’anello verde della città".

"Non di minore importanza - conclude Gnassi - è il nuovo collegamento tra Riccione e Misano che anticipa di fatto la variante alla SS16, con la ciclabile da Misano Monte verso Riccione. Un ulteriore passo a cui però è necessario, per vedere la concreta risoluzione delle criticità, ne seguano tempestivamente altri. Provincia di Rimini e i Comuni interessati ora aspettano che vi sia la formalizzazione degli atti, con la firma della Convezione che regola gli impegni di tutti gli enti coinvolti, Comuni, Anas, Società Autostrade per l’Italia e Ministero che finanzia le opere in questione. Così come si attende la pubblicazione per quanto concerne gli espropri previsti. Un passaggio fondamentale è rappresentato dall’appalto dei lavori che chiediamo che avvenga nei tempi più veloci possibili, sperando che si possa arrivare ad un affidamento in house. Ora siamo vicini ad un risultato su cui ci siamo impegnati in tutte le sedi e con un gioco di squadra che ha coinvolto la Regione, la Provincia e tutti i Comuni interessati. Infine un'ultima considerazione: se a Roma non si perderà ulteriore tempo nel chiudere la procedura i cantieri potranno aprire entro l'estate 2019. Più che un auspicio a questo punto va considerato come un impegno inaggirabile". 
 

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