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Cultura, le richieste di Emma Petitti (Pd): "Maggiore tutela del lavoro creativo e artistico"

Maggiore tutela e valorizzazione del lavoro culturale, creativo e artistico, e più sostegno alle giovani produzioni contemporanee. E' l'obiettivo degli emendamenti presentati dal Partito democratico e sottoscritti dal deputato riminese Emma Petitti

Maggiore tutela e valorizzazione del lavoro culturale, creativo e artistico, e più sostegno alle giovani produzioni contemporanee. E' l'obiettivo degli emendamenti presentati dal Partito democratico e sottoscritti dal deputato riminese Emma Petitti nell’ambito dell’iter di conversione del decreto legge “Valore Cultura”, che prevede disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo. Annunciate sabato a Rimini in occasione del festival “Insieme fuori dal fango”, le proposte di modifica sono all'esame del Senato.

“Le priorità di intervento tradotte nelle proposte emendative hanno tenuto conto dell’impostazione del programma politico del PD per il settore culturale e creativo e delle richieste degli operatori – sottolinea Petitti -. Il decreto 'Valore cultura' interviene per la prima volta dopo 30 anni di tagli e rappresenta il primo passo del lavoro che stiamo portando avanti per rilanciare il settore e valorizzare chi vi opera, ma può essere migliorato ulteriormente''.

''Con gli emendamenti chiediamo ad esempio di allargare la platea dei soggetti beneficiari delle norme ai diversi profili, forme, espressioni e linguaggi della contemporaneità, a sostegno di un sistema di residenze creative, coinvolgendo così anche la musica, la danza e il teatro - aggiunge Petitti -. E riteniamo necessario escludere dall’obbligo della riduzione delle spese per i consumi intermedi le istituzioni, gli enti e gli organismi, anche di diritto privato, che operano nel campo dei beni e delle attività culturali”.

Gli emendamenti mirano inoltre ad estendere alla produzione audiovisiva la possibilità di accedere al tax credit, finora destinato alla sola produzione cinematografica. Si vuole poi migliorare l’assegnazione e la liquidazione dei contributi del FUS, stabilendo il principio della triennalità per la ripartizione e l’assegnazione dei fondi. Per promuovere la diffusione e il pluralismo nel settore musicale si semplificano le procedure amministrative previste per lo svolgimento di esibizioni dal vivo di portata minore, mentre per assicurare alle imprese culturali e creative italiane gli strumenti di accesso ai finanziamenti del programma Europa Creativa 2014-2020 viene istituito un tavolo tecnico dedicato.  

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