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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Centro / Via Luigi Tonini

Dalla "Casa della Pace" arrivano nuovi spazi per la biblioteca di Rimini

La struttura di via Tonini a fine gennaio tornerà in possesso del Comune di Rimini, liberando spazi per la Gambalunga

La Biblioteca dei ragazzi o, in alternativa, gli uffici della Cineteca troveranno nuova dimora nella "Casa della pace", che a fine gennaio tornerà in possesso del Comune di Rimini, liberando spazi per la Gambalunga. Se ne è discusso martedì mattina in commissione, con la mozione del capogruppo di Forza Italia, Carlo Rufo Spina, sulla gestione del patrimonio comunale degli immobili. Patrimonio che, se non gestito direttamente, per il forzista andrebbe venduto o comunque affittato, anche a canone calmierato. In merito alla Casa della pace, il dirigente Giampiero Piscaglia, spiega che "l'obiettivo è stato raggiunto", visto che ora "è in piena disponibilità dell'amministrazione". E per il suo utilizzo la riflessione è appunto aperta: "La priorità è l'attività istituzionale, in particolare della biblioteca Gambalunga che ha pochi spazi", andando a dare "sistemazione all'attività istituzionale, al Museo della città, alla biblioteca e alla Cineteca". In attesa della destinazione, comunque, a gennaio partiranno il lavori di sistemazione. Per la Gambalunga saranno assunte quattro persone, scelta in corso proprio oggi, prosegue Piscaglia: "Funziona a pieno ritmo ed è un fiore all'occhiello". La scacchiera degli spazi "rischia di essere un gioco ai quattro cantoni", con destinazioni e progetti che cambiano, interviene l'assessore alla Cultura Massimo Pulini. Non nascondendo la "nota dolente degli immobili comunali vuoti e dismessi da molti anni".

Ma sono le normative a impedirne assegnazione e gestione, aggiunge. Da qui anche le proroghe per la Casa della pace, per la quale, appunto, "si valuta" l'opzione Biblioteca dei ragazzi, "uno spostamento, in alternativa a quello degli uffici della Cineteca, che permetterebbe di risolvere il problema di spazi della Gambalunga". Rispondendo ai quesiti dei consiglieri, Pulini spiega inoltre che la sala del Giudizio, con qualche ritocco all'acustica, rimane valida per le conferenze. Sarà però spostato l'affresco del Giudizio universale, così come l'Ultima cena di Bartolomeo Coda, entrambi destinati alla sala Arengo una volta che sarà trasformata in museo d'arte contemporanea. Nell'ala moderna del Museo della città, l'ex ospedale, si è invece oltre metà cantiere, continua l'assessore. Sono stati completati il terzo piano e i lavori sulle scale. E "a breve" sarà possibile l'utilizzo totale fino al terrazzamento. Sulla destinazione "stiamo tornando ai progetti iniziali": due piani saranno occupati dal Museo degli sguardi con le sue mostre temporanee, un terzo dedicato al Novecento, grazie anche alle 900 opere accumulate con la Biennale del disegno; infine il pian terreno con le aule didattiche. Infine, il Palazzo degli Agostiniani: tra area ora non utilizzata ed ex cinema si punta a un "visitor centre sul Trecento riminese", ma, conclude Pulini, "c'à da convincere il vescovo".
(Agenzia Dire)

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