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Elezioni regionali, Gnassi: "Bonaccini ha vinto con i fatti, non con felpe e campanelli"

"Dopo tre anni il Pd torna a essere primo partito, superando la Lega in flessione rispetto alle Europee 2019"

"Ci sono le persone. Ci sono i fatti. Poi vengono le chiacchiere e la demagogia. E quando la demagogia si trova davanti le persone e i fatti concreti viene sconfitta. La vittoria di Bonaccini, alla fine, si spiega così - afferma il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, commentando il risultato elettorale - Al termine di una campagna elettorale estenuante, caricata di politica nazionale, ha vinto il parlare di Emilia Romagna: asili, ospedali, scuole, imprese. E quindi il rispondere a questioni concrete e non buttarla in caciara per ‘dare la spallata’. Ha vinto la partecipazione in massa al voto degli emiliano romagnoli, comunque abbiano votato: e questo è già una bellissima vittoria per la democrazia".

Continua Gnassi: "La democrazia è una festa e dunque va un grande ringraziamento a tutti quelli che ieri si sono messi in fila ai seggi per esprimere la loro preferenza. Ha vinto un uomo di Modena che non si è mai risparmiato, non negli ultimi 5 mesi ma da 5 anni a questa parte, conoscendo i territori e le comunità. Bonaccini è una persona vera. Le paure esistono ma non si cavalcano mai per un voto in più. La proposta di Bonaccini è quella di risolverle con i fatti e mettendoci la faccia. Parlo per esperienza diretta da sindaco di Rimini: bisogna restituire con le cose concrete la responsabilità che ti è stata data. E’ questo il modo migliore per onorare la fiducia politica e amministrativa. Altro che fare comizi permanenti tra campanelli e felpe!".

L'analisi sul Pd

"A Rimini il PD torna dopo oltre 3 anni a essere primo partito, superando la Lega in flessione rispetto alle Europee 2019. E Bonaccini vince nettamente nel capoluogo sulla Borgonzoni. Senza dubbio è un voto alla capacità amministrativa- della Regione - di chi non ha paura di portare avanti una visione forte e concreta di riformismo. Nella rigenerazione urbana, nella sanità, nei diritti, nell’economia. E questo da oggi deve (e sottolineo DEVE) insegnare qualcosa al Governo nazionale in termini di politiche e interventi che sostengano quei territori che vogliono davvero, solidamente e visibilmente, innovare. Il PD, con il risultato ottenuto in Regione, a Rimini e in Provincia dove cresce in tutti e 25 i Comuni, da oggi dovrà avere una responsabilità in più: quella cioè di essere fulcro di un progetto politico aperto, inclusivo e non esclusivo, dentro la pancia della società e per dare risposte con la testa, e non farsi del male con indisponibilità e divisioni. In questo senso sarà la forza di un progetto per l’Italia, per una Regione, per una città che saranno guardati da chi ha votato ieri per Bonaccini e persino per chi no. Ai partiti non servono reti, riti e chiusure interne per parlare alle sardine e alla società tutta ma appunto apertura, progetto, persone che esprimano idee concrete di serietà, visione, empatia e umiltà nell’essere tutti i giorni tra la gente".

Verso il 2021

Per le prossime tornate elettorali, a partire da Rimini 2021, visione e un progetto politico aperto a ogni forma di partecipazione attiva sono le condizioni per essere credibili e continuare questa straordinaria storia di solidarietà e cose fatte e da fare. Non chiacchiere da diffondere".

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