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Forza Nuova getta benzina sul fuoco: "Inutili gli arresti dei pusher al parco Cervi"

Gli esponenti riminesi critici sull'operazione di bonifica dell'area verde: "Tutti rilasciati e liberi di tornare alle loro attività illecite"

Gettano benzina sul fuoco gli esponenti riminesi di Forza Nuova che, in maniera particolare, criticano le operazioni delle forze dell'ordine sulla bonifica del parco "Cervi" dagli spacciatori. "Serve la certezza della pena", tuonano in un comunicato stampa dove si sottolinea come, un italiano, si ritrova "la casa pignorata se si sbaglia a barrare una casella nella dichiarazione dei redditi, si sconta un anno di carcere per un commento su internet, si viene processati per “stalking” per un invito a cena, si subiscono sequestri e perquisizioni per la lettura di un volantino, si rischia l’ergastolo se hai in casa una bottiglia di vino con il Duce sull’etichetta, vengono comminate sanzioni da migliaia di euro se esponi la merce al mercato mezzo metro oltre il limite della piazzola".

Situazione ben diversa, secondo i forzanovisti, "per gli stranieri che possono contare su maglie della Legge molto più larghe". A riprova di questo, come sottolina il comunicato di Forza Nuova, "Le cronache degli ultimi giorni sullo spaccio al parco Cervi, danno l’ennesima conferma di questo reiterato copione, e sfogliando i giornali ci si imbatte in continuazione in espressioni con cui oramai abbiamo imparato a familiarizzare: “pena sospesa”, “segnalazione ai servizi sociali”, “persona già nota alle forze dell’ordine”, “foglio di via non rispettato”, etc. Non vogliamo credere che tutto ciò avvenga solo a causa del pressapochismo e della dabbenaggine di istituzioni e magistrati: siamo invece convinti che dietro ci sia un preciso disegno politico-criminale, quello volto alla sistematica distruzione della nostra identità, della nostra sicurezza sociale, della nostra possibilità di vivere, come popolo, le nostre città e i nostri spazi. Un disegno politico-criminale che Forza Nuova combatterà senza tregua, monitorando costantemente il territorio ed in particolare la zona del Parco Cervi, mettendo in luce l'inadeguatezza lavorativa di certi magistrati che operano sul territorio riminese e chiedendo a gran voce efficacia e severità nella repressione dei reati di piccola e media delinquenza, liquidati con pene di fatto inesistenti. Al contrario la severità nella repressione di questi, con condanne immediate dure ed efficaci, si configura come uno dei cardini di una società dove vige una seria osservanza dei doveri".

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