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Fratelli d'Italia sposa la tesi di Riccione: "Fermiamo il parco eolico in mare"

Il consigliere regionale Michele Barcaiuolo con una risoluzione domanda alla Provincia di Rimini "delucidazioni sulle procedure adottate sotto l'aspetto tecnico e politico"

"La Regione si impegni in tutte le sedi istituzionali per impedire l'installazione di fronte alla costa di Riccione della nuova centrale eolica, che si staglierà sull'orizzonte del mare con una selva di impianti". Dopo la presa di posizione del Comune in provincia di Rimini per un referendum che stoppi il progetto, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Michele Barcaiuolo, con una risoluzione domanda alla Provincia di Rimini "delucidazioni sulle procedure adottate sotto l'aspetto tecnico e politico". La costa, argomenta, è "una grande risorsa per tutti i cittadini riccionesi, oltre che meta di milioni di turisti". Dunque "tutti gli operatori della città sono fortemente preoccupati per il considerevole danno d'immagine provocato dall'installazione di 59 pale eoliche alte ben oltre i 125 metri, a pochi più di cinque miglia dalla costa". Il progetto della società Energia Wind 2020, conclude Barcaiuolo, non ha ancora ottenuto la valutazione di impatto ambientale, ma vede già la stipula di un accordo con la Provincia, "nel silenzio più totale, con una convenzione che ha dato avvio alle attività di rilevazione propedeutiche alla stesura di un progetto definitivo".

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