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Pensionati frontalieri, Arlotti: "Dal ministero dell'Economia risposte insoddisfacenti"

Infatti la Segreteria di Stato Finanze e Bilancio della Repubblica di San Marino, nella circolare 14227 del 2014 del 7 febbraio 2014 ha precisato che l’insieme delle pensioni di vecchiaia, anzianità e reversibilità, erogate dall’ISS a residenti italiani dovrebbero essere assoggettate a tassazione esclusiva a San Marino

“Una risposta insoddisfacente che non risolve le palesi incertezze interpretative sul regime di tassazione delle pensioni dei 1500 frontalieri pensionati italiani”. Così il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti ha definito la risposta avuta mercoledì in sesta commissione Finanze della Camera alla propria interrogazione in merito, che chiedeva di superare le divergenze interpretative fra Italia e San Marino sulle disposizioni contenute nell’articolo 18 della Convenzione contro le doppie imposizioni.

Infatti la Segreteria di Stato Finanze e Bilancio della Repubblica di San Marino, nella circolare 14227 del 2014 del 7 febbraio 2014 ha precisato che l’insieme delle pensioni di vecchiaia, anzianità e reversibilità, erogate dall’ISS a residenti italiani dovrebbero essere assoggettate a tassazione esclusiva a San Marino. Per contro, l’Agenzia delle entrate rispondendo ad un’istanza di interpello fornita dalla Direzione Regionale dell’Emilia Romagna ad un residente italiano titolare di una pensione di fonte sammarinese, afferma che le pensioni erogate al residente di uno Stato in relazione ad un cessato impiego sono assoggettate ad imposizione esclusiva nello Stato di residenza del beneficiario, nel caso di specie in Italia.

“Al fine di evitare casi di doppia imposizione si rende necessario addivenire ad un accordo di portata generale, tra le Autorità competenti di Italia e San Marino, circa l’ambito applicativo dei paragrafi 1 e 3  dell’articolo 18 del predetto Trattato internazionale – ha risposto ad Arlotti il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti -. Anche se la Convenzione non prevede, come nella generalità dei Trattati per evitare le doppie imposizioni in vigore nel nostro Paese, la costituzione di alcuna commissione tecnica deputata all’applicazione della stessa, la problematica in questione è stata oggetto di un tavolo tecnico bilaterale tra rappresentanti dell’Amministrazione finanziaria italiana e rappresentanti dell’Amministrazione sammarinese in esito al quale, non sussistendo elementi che possano fare escludere l’attuale imponibilità in Italia dei redditi in questione, le parti si sono riservate la possibilità di verificare eventuali nuove soluzioni in chiave prospettica”.

Nel replicare, Arlotti ha ricordato come all’inizio del 2014, l’allora Direttore generale dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera, in risposta a tale quesito interpretativo, oltre a richiamare la sentenza della Corte di Cassazione n. 1550 del 2012 con la quale era stato ricompreso nella nozione di sicurezza sociale sia il trattamento assistenziale sia quello previdenziale, aveva ritenuto condivisibile, data la complessità della materia oggetto della questione, l’attivazione di un tavolo tecnico bilaterale. “Auspico quindi che si sviluppi un confronto bilaterale tra l’Amministrazione finanziaria italiana e quella sammarinese e si addivenga al più presto a una soluzione chiara e dirimente della questione posta dall’interrogazione”.

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