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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Gioenzo Renzi (FdI) attacca: "Il Parco del Mare sarà una colata di cemento"

Il progetto che punta alla riqualificazione del lungomare di Rimini nel mirino del consigliere comunale

Una colata di cemento da migliaia di metri cubi, per un progetto destinato a rimanere zoppo. Il consigliere comunale a Rimini di Fratelli d'Italia, Gioenzo Renzi, torna a lanciare strali contro il Parco del Mare, progetto che punta alla riqualificazione del lungomare. L'esponente di Fratelli d'Italia, grazie a un accesso agli atti, ha esaminato gran parte delle 155 manifestazioni d'interesse presentate da privati, di cui alcune giudicate strategiche, altre adattabili e altre ancora non pertinenti. E si concentra in particolare sul primo tratto da 600 metri, "il più significativo", dal Grand hotel a piazzale Kennedy: 25 progetti di cui nove strategici e 14 adattabili. Dove verranno realizzati ex novo, dà i numeri, 5.700 metri quadrati di residenziale, 4.686 di ristoranti e bar, 1.416 di servizi per gli alberghi e 1.000 di negozi. Altro che rendering di piazza Cavour che "illude la città, sarà il Parco del cemento", sentenzia Renzi.

Non solo. Un altro problema sarà quello dei posti auto: se ne volatizzeranno 164 rispetto agli attuali 300. Si conta infatti di realizzarne 347, in una specie di "siluro interrato", di cui 211 saranno acquistati dagli alberghi. Fatte le somme, prosegue Renzi, si tratta di 12.800 metri quadri di nuova edificazione e 38.000 metri cubi di cemento, senza dimenticare le dune artificiali alte quattro metri. Così, quindi, si sbugiarderebbe l'indice edificatorio previsto nelle linee guida, che passa da 0,12 a 0,22. "L'amministrazione - tuona Renzi - realizza solo il verde e vende i diritti di superficie sul lungomare ai privati per 16 milioni di euro", 2.000 euro al metro quadro. Privati che dovranno poi sostenere i costi per le strutture, altri 25 milioni.

Con il risultato finale di "migliaia di metri cubi di cemento e un gran numero di attività economiche senza parcheggi adeguati". Per Fdi "il progetto è di difficile realizzazione e si fonda su un interesse economico, non pubblico". Al momento, aggiunge Renzi, è in corso la negoziazione con i privati, cui dovrebbero seguire i vari accordi e progetti. "L'amministrazione è molto indietro e deve chiudere entro il 2019" per non perdere i finanziamenti europei da 2,85 milioni di euro. Per cui, conclude Renzi, "se tutto va bene si farà solo il primo tratto e il resto ricadrà sulle Amministrazioni successive". Non manca un'ultima stoccata diretta al sindaco Andrea Gnassi, che ha voluto il progetto: "Stavolta è proprio suo - attacca il consigliere - non come i progetti per il teatro Galli e il cinema Fulgor". Non è un caso, se "l'ex primo cittadino Alberto Ravaioli, pochi giorni fa mi ha detto che il piano per il teatro Galli 'è mio e tuo'", e non di Gnassi, chiosa l'esponente Fdi.

“Sono stupita  - ha commentato l’assessore alla programmazione e gestione del territorio. Roberta Frisoni - dalla strumentalizzazione che il consigliere Renzi sembra continuare a fare sul Progetto del Parco del Mare, dove continua a diffondere dati inesatti e informazioni non corrette. Ho già avuto modo di rispondere alle stesse sue sollecitazioni nei mesi scorsi, anche in consiglio comunale, dove è stato illustrato anche in commissione consiliare l'iter in corso in merito al progetto di riqualificazione dei lungomari. Nuovamente oggi tuttavia il consigliere Renzi sembra confondere le manifestazioni d’interesse pervenute da soggetti privati con il progetto che sarà sottoposto all'esame del consiglio comunale e che, previa espressione dello stesso, sarà realizzato. Vale la pena ricordare che per il lungomare tra piazzale Boscovich e piazzale Kennedy è attualmente in corso una fase di negoziazione con chi ha avanzato le proposte con il fine di regolamentare l’impianto progettuale secondo i criteri e i canoni previsti nell’evidenza pubblica, e cioè la rinaturalizzazione del waterfront, la valorizzazione di quelle che sono le vocazioni primarie di quell’area, turistiche e non residenziali e la riduzione del carico urbanistico sull'arenile".

"E soprattutto - ribadisce l'assessore - dovrà essere il Consiglio Comunale, alla fine delle procedure, a decidere cosa si fa. Se non strumentali le dichiarazioni fatte dal consigliere sono quantomeno inesatte e poco fondate: sul tema della sosta, ad esempio, rispetto alla lamentata riduzione dei posti auto sul primo tratto va invece sottolineato come manifestazioni d’interesse private si siano (ovviamente) concentrate sull’incremento della dotazione di stalli a servizio delle loro strutture, strutture che ora, essendone sprovviste, sono costrette a indicare ai loro clienti parcheggi pubblici o precarie sistemazioni nel reticolo di vie limitrofe. Ma oltre a questo, il progetto complessivo prevede un miglioramento della sosta pubblica tra piazzale Boscovich e piazzale Kennedy: Si pensi che solo nell’area della rotatoria di piazzale Fellini è previsto un parcheggio pubblico interrato di circa 350 stalli.”
(Agenzia Dire)
 

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