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Politica Santarcangelo di Romagna

Il candidato sindaco Filippo Sacchetti a presenta il progetto “Siamo Santarcangelo”

L'aspirante primo cittadino ha illustrato in Piazza Ganganelli i tratti salienti del programma insieme ai rappresentanti del Partito Democratico, di Più Santarcangelo e Pensa - Una Mano per Santarcangelo

Dalla “Città dei 15 minuti” alle azioni per le nuove generazioni, le imprese, la viabilità. La coalizione di centrosinistra ha tolto i veli sul progetto per il futuro della città illustrando in Piazza Ganganelli i tratti salienti del programma con cui si presenta ai cittadini alle Amministrative dell’8 e 9 giugno. E’ stato il candidato sindaco Filippo Sacchetti a introdurre il progetto “Siamo Santarcangelo” davanti a centinaia di persone, lasciando quindi che i rappresentanti del Partito Democratico, di Più Santarcangelo e Pensa - Una Mano per Santarcangelo tracciassero la cornice di un documento programmatico che da un lato “intende garantire, salvaguardare e migliorare ulteriormente il buon vivere che caratterizza la nostra realtà” e dall’altro “raccogliere le sfide di un mondo radicalmente trasformato dal Covid e dalla congiuntura guerre-crisi economica per tradurle in iniziative che rispondano ai nuovi bisogni e rinsaldino il ruolo da protagonista di Santarcangelo sia sul piano locale che nazionale e internazionale”.

“Siamo Santarcangelo perché Santarcangelo è di tutti: di chi ci vive, di chi ci lavora, di chi viene a trovarci per una serata, una visita e una vacanza. E’ per questo che è con il contributo di tutti che ne stiamo disegnando e ne disegneremo il domani: la porta del nostro Comitato in via Rino Molari è sempre aperta a ogni stimolo e contributo e la partecipazione è una bussola del nostro modo di governare” ha concluso lo stesso Sacchetti, dopo essere entrato nel merito delle linee principali del programma. “Siamo al lavoro per una città in cui in un quarto d’ora, attraverso una rete di mobilità sostenibile, ogni cittadino abbia a disposizione tutti i servizi sanitari, scolastici, sportivi e sociali. In cui non si parli più di frazioni ma di “borghi autonomi” dotati dei servizi essenziali alla loro vitalità tutti collegati con il centro con piste ciclabili e percorsi in sicurezza. In cui la stazione diventi un hub della mobilità alternativa e attraverso l’arrivo del Metromare ci colleghi alla Fiera, all’aeroporto, al mondo, mentre il centro storico saprà accogliere ancor meglio i turisti con una ulteriore pedonalizzazione e un nuovo piano parcheggi con aree di sosta interconnesse e punti scambiatori. Una città che abbia una vera Cittadella dello sport, ma in cui lo sport sia anche di comunità attraverso una serie di percorsi salute all’aria aperta e la grande inclusività. Una città in cui da un lato si salvaguardino le imprese anche con nuovi strumenti di conciliazione per le famiglie e percorsi scuola-lavoro e dall’altro si recuperi fortemente la vocazione agricola e si valorizzano prodotti che ne hanno fatto la storia come la cipolla dell’acqua appena entrata fra i presidi slow food. Una città in cui l’insicurezza si combatte anche con la lotta al degrado, le riqualificazioni e il bello oltre che con la riorganizzazione di una Polizia Locale sempre più fuori dagli uffici e con presidi mobili a stretto contatto con tutte le aree del territorio, un ulteriore potenziamento della videosorveglianza e le relazioni costanti con Questura, Prefettura e comando dei carabinieri provinciali che continueremo a sollecitare perché faccia della nostra caserma una tenenza. Una città in cui la sanità è un’eccellenza, in cui ci si cura qui con una Medicina e una Chirurgia all’avanguardia, il Cau che sta iniziando a sortire gli effetti auspicati e garantisce un presidio sulle 24 ore e i nuovi interventi annunciati dall’Ausl grazie alla vendita di Palazzo Docci e al Pnrr. Una città in cui la cultura ha e avrà un ruolo centrale che ci fa finestra sul mondo attraverso il Festival del Teatro e i grandi poeti della nostra storia ma che vogliamo proiettare sempre più sul panorama interazione con progetti come la rigenerazione dell’ex Buzzi Unicem da fabbrica del cemento a laboratorio delle idee e delle arti”.
 

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