Il senatore Croatti (M5S) all'attacco del Pd sulla lotta alle ludopatie
L'esponente grillino: "Sembrava cosa fatta e invece la vecchia politica non si smentisce mai"
"Sembrava cosa fatta e invece la vecchia politica non si smentisce mai". Nel mirino del senatore pentastellato Marco Croatti c'è la delibera Regionale (Emilia Romagna) 831/17 che, tra le tante misure di contrasto all’azzardo, ha previsto che le sale slot e altri esercizi, come i bar al cui interno vi fosse la presenza di slot e vlt, rispettassero la distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili come parrocchie, scuole e altri luoghi di aggregazione giovanile. Tutti i concessionari di sale slot in difetto di proroga avrebbero dovuto inevitabilmente spostarsi, mentre per i bar ed altri esercizi commerciali è stato disposto il divieto di installazione di nuove macchinette e la cessazione dal servizio alla scadenza naturale del contratto col concessionario.
"Ora la Regione Emilia-Romagna a guida PD - tuona Croatti - cerca di travisare queste norme sul gioco d’azzardo, inasprite recentemente con l’approvazione del Decreto Dignità del Governo del Cambiamento, cercando di favorire e tutelare le lobby del gioco d’azzardo così come è avvenuto già col governo Letta nel 2012 che a fronte di una frode di 90 miliardi ai danni dello Stato da parte dei concessionari di slot machine, con un decreto la sanzione venne ridotta a meno di due miliardi. Il forte segnale di cambiamento dato dal governo sembra non essere condiviso e contrastato da alcune regioni, si spera che con le elezioni regionali del 2019 arrivi la spinta per cambiare davvero l’intero Paese”.