rotate-mobile
Politica

In Commissione Attività Produttive la Legge regionale sui Condhotel

Relatrice è Nadia Rossi che parla di “Intenso lavoro di squadra con Comuni e Associazioni di categoria”

Inizia il suo percorso in Commissione Attività Produttive la Legge regionale sui Condhotel, le nuove strutture ricettive con formula mista che prevede la compresenza di classiche camere d’albergo e alloggi privati. Gli albergatori potranno destinare fino a un 40 percento della superficie delle camere alla realizzazione di alloggi da vendere a privati, a condizione che le risorse ricavate dalla vendita siano destinate alla riqualificazione degli edifici e al miglioramento dei servizi e dello standard di qualità. La possibilità di trasformarsi in condhotel, unico caso in Italia, è stata estesa anche alle colonie marittime e montane.

Relatrice della Legge è Nadia Rossi che parla di “Intenso lavoro di squadra con Comuni e Associazioni di categoria. Con i Condhotel puntiamo ad un triplice obiettivo: riqualificare in maniera importante le strutture ricettive, ampliare e differenziare l’offerta turistica andando incontro alle nuove esigenze dei visitatori e non per ultimo sottrarre all’abbandono spazi come le colonie marittime e montane. Uno strumento che ci consentirà di allinearci ai competitor internazionali, stimolando gli investimenti su uno dei motori della nostra economia". E’ iniziato infatti ieri in Commissione Attività Produttive il percorso che porterà all’adozione della Legge Regionale sui Condhotel, strutture che, accanto alle camere classiche, offriranno sul mercato una quota di spazi da destinare a unità abitative private per le vacanze. "Una formula all’avanguardia già sperimentata in altre importanti realtà turistiche -sottolinea Nadia Rossi- che oltre ad ampliare l’offerta a disposizione degli ospiti, vincola gli imprenditori a reinvestire le somme percepite dalle vendite o dagli affitti in interventi di riqualificazione di tali strutture “miste”".

La Legge, varata dalla Giunta regionale un paio di settimane fa, contiene regole e requisiti specifici per avviare e gestire la nuova tipologia di struttura e rappresenta un intervento strategico che si propone di riqualificare e migliorare la qualità delle strutture ricettive, favorire gli accorpamenti, fidelizzare la clientela internazionale e diversificare l’offerta turistica per incrementare sempre più i 60 milioni di presenze registrate l’anno scorso in Regione. "Gli albergatori -continua il consigliere dem riminese- potranno destinare fino a un 40% della superficie delle camere alla realizzazione di alloggi da vendere a privati, a condizione che le risorse ricavate dalla vendita siano destinate alla riqualificazione degli edifici e al miglioramento dei servizi e dello standard di qualità. Attraverso questo strumento vi è la concreta possibilità, unico caso in Italia, di trasformare in Condhotel le colonie marittime e montane. Una misura antidegrado che tiene conto della specificità della regione, dove questi edifici sono molto diffusi, e che permetterà il pieno recupero di importanti spazi, risparmiando allo stesso tempo suolo pubblico in linea con la recente legge urbanistica regionale".

Una volta approvata la Legge, spetterà poi ai Comuni la pianificazione e l’attuazione dei regolamenti per questa nuova tipologia di struttura sulla base delle specificità del proprio territorio. "Una legge -conclude Rossi- che è anche il frutto di un lavoro di squadra con Comuni e Associazioni di categoria. Ancora una volta la Regione Emilia-Romagna si segnala quale territorio all’avanguardia. Un altro concreto passo che anche nel settore turistico ci avvicina ancora di più all’Europa".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In Commissione Attività Produttive la Legge regionale sui Condhotel

RiminiToday è in caricamento