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Incursione di Forza Nuova, striscione davanti al tribunale: "Stop al razzismo anti-italiano"

La procura è stata informata dei fatti e per quanto riguarda le indagini procedono i Carabinieri del Nucleo Informativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Rimini.

Mentre il ministro per la famiglia Fontana lancia da Facebook l'idea di abrogare la legge Mancino, frenato dal premier Conte e dai vicepremier Di Maio e Salvini, interviene nel dibattito politico anche Forza Nuova. Sabato notte infatti i militanti forzanovisti hanno affisso innanzi al tribunale di Rimini uno striscione recante lo slogan "Stop razzismo antitaliano - No legge n.205/93".

Lo striscione è stato scoperto sabato mattina all’alba dai Carabinieri. La procura è stata informata dei fatti e per quanto riguarda le indagini procedono i Carabinieri del Nucleo Informativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Rimini.

“Dal 1997, Forza Nuova chiede di abrogare leggi liberticide quali la Scelba e la Mancino, espressioni di una cultura dominante che tirannicamente, in contrasto con la libertà di espressione, impedisce pensiero ed azione, volti alla difesa della nostra storia, dei nostri valori e della nostra cultura” - interviene Mirco Ottaviani, responsabile regionale di Forza Nuova.

"Si pretende di fatto l’incriminazione di chi la pensa diversamente, soprattutto quando questo pensiero è in contrasto con il progetto oramai evidente di sostituzione etnica" - prosegue Ottaviani spiegando come "L' unica vera vittima nell’Italia degli anni duemila è l’Italiano, che non solo dovrebbe farsi sostituire, ma a questo punto dovrebbe anche farlo in silenzio."
Poi conclude - "La legge Mancino ha prodotto nel suo uso strumentale niente altro che terrore ed ipocrisia, di fatto risolvendosi in una repressione del dissenso e della critica politica."

Anche il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore era intervenuto nel pomeriggio di venerdì evidenziando come "La paradossale vicenda delle uova di Moncalieri abbia dimostrato quanto sia oramai insopportabile, violento e tirannico il linciaggio infamante della retorica del pensiero unico."

“Nessuno deve essere perseguito per le sue idee, né possono esistere persone che per etnia o preferenze sessuali, come voleva Scalfarotto, siano meritevoli di tutele particolari. Certe aggravanti ideologiche servono solo a punire più duramente i dissidenti e i militanti di Forza Nuova lo sanno bene" - prosegue riferendosi a quanto capitato a Giuliano Castellino per i fatti di Montecucco ma anche allo stesso Mirco Ottaviani, imputato per violazione della legge Mancino in varie iniziative contro alcune unioni civili gay celebrate a Cesena.

"Siamo pronti – conclude Fiore – ad aderire ad un vasto fronte trasversale che dia vita ad un moto di libertà utile a condurre all'abrogazione della legge Mancino e della legge Scelba, obsoleto fondamento giuridico di ogni successiva limitazione della libertà di espressione e di pensiero”.

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