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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

L'onorevole Arlotti sulla previdenza: "Sul tavolo risorse complessive per circa otto miliardi"

Il deputato riminese del Partito Democratico commenta le proposte del Governo presieduto da Gentiloni

"Gli interventi proposti dal Governo sulla previdenza, depositati ieri al Senato come emendamento al disegno di legge di Bilancio 2018, rappresentano un ulteriore passaggio del percorso iniziato con l’accordo con le organizzazioni sindacali del 28 settembre 2016. Un passo importante e significativo, che ha messo sul tavolo risorse complessive per circa otto miliardi. In particolare, col fine di favorire l’equità sociale, di aumentare la flessibilità delle scelte individuali, di eliminare gli ostacoli alla mobilità lavorativa e di sostenere i redditi da pensione più bassi, il Governo e le parti sociali concordarono lo scorso anno sull’obiettivo di adottare alcune misure già a partire dalla legge di bilancio 2017 (“fase I”) e di tenere aperto un confronto costruttivo e di merito su ulteriori interventi di riforma previdenziale nel corso del 2017 (“fase II”). A commentare le proposte del governo Gentiloni sulla previdenza è il deputato riminese del Partito Democratico, Tiziano Arlotti.

"L’accordo - prosegue il deputato - ha portato la “no tax area” a 8.125 euro e sono stati aumentati gli importi corrisposti con la cosiddetta “quattordicesima mensilità” incrementando la platea dei beneficiari di 1,2 milioni di pensionati. Si è inoltre concordato l’obiettivo di adottare interventi di equità sociale e di sostegno alla flessibilità in uscita dal mercato del lavoro per lavoratori precoci e per lavori usuranti. Si è inoltre previsto di poter ricongiungere i contributi versati in più fondi previdenziali senza alcun onere a carico dei lavoratori. Nel riminese ricordo che secondo i dati Inps sono ben 97.190 le prestazioni pensionistiche erogate nel 2016, che ammontano a un assegno medio mensile di 766 euro, sotto la media regionale e nazionale, dato indubbiamente legato alla stagionalità (posizioni previdenziali frammentate con pochi contributi) e a fenomeni di lavoro nero. Non a caso l’importo medio mensile delle 54.534 pensioni di vecchiaia è 971 euro, unica provincia dell’Emilia-Romagna sotto quota mille. Coerentemente il “pacchetto previdenza” presentato dal Governo alle organizzazioni sindacali lo scorso martedì è sotto diversi punti di vista migliorativo rispetto all’accordo siglato lo scorso anno. L’emendamento alla legge di bilancio che ne recepisce i contenuti va dunque nel senso auspicato e già condiviso nel 2016 dalle parti sociali, con misure che ora vengono ulteriormente implementate.

"Il pacchetto - conclude Arlotti - comprende ad esempio l’ampliamento delle categorie dei lavori gravosi esentati dall’aumento della pensione a 67 anni; un fondo ad hoc per la proroga dell’Ape social, la cui platea si estende a tutte le 15 categorie di gravosi; l’aumento dello sconto per l’accesso all’Ape social da parte delle lavoratrici con figli (dagli attuali sei mesi ad un anno per ogni figlio, sempre fino al massimo di due anni). Inserito nel testo anche un impegno a proseguire il confronto sulle pensioni future dei giovani e sulle donne. Novità anche sul meccanismo di calcolo della speranza di vita a cui si lega l’età di uscita, dal 2021".

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