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La Lisi denuncia: "In consiglio comunale mi hanno impedito di parlare"

L'ex vice sindaco e attualmente sui banchi dell'opposizione aveva presentato una interrogazione sull'ex nuova Questura: "Iniziato molto male, la nuova maggioranza ricorre ai vecchi metodi delle giunte del Pci"

"Abbiamo iniziato molto male". Esordisce così Gloria Lisi, ex vice sindaco di Rimini e attualmente in Consiglio comunale sui banchi della minoranza con la sua lista civica, nel commentare la seconda seduta del consiglio durante la quale denuncia di esserle stato impedito di presentare la sua interrogazione. "Mercoledì - spiega la Lisi - ho depositato un'interrogazione sulla questione dell'ex nuova Questura di via Ugo Bassi nella quale chiedevo al sindaco quali sono le informazioni di dettaglio sull’operazione di urbanizzazione dell'area e quali siano gli orientamenti strategici in prospettiva, suoi e della giunta rispetto alla valorizzazione, al rilancio e alla destinazione d’uso di un’area di interesse prioritario in ambito sociale e ambientale per tutta la città di Rimini. In quella occasione mi hanno riferito che sarei stata la settima in scaletta a parlare ma durante il Consiglio comunale ci sono stati degli intoppi mirati ad impedirmi di fare la mia interrogazione".

"Solitamente - spiega la Lisi - gli assessori hanno un limite di tempo fissato a 4 minuti per rispondere scaduti i quali i microfoni vengono automaticamente disattivati. Nell'interrogazione precedente alla mia, invece, gli assessori Maresi e Morolli hanno sforato abbondantemente il tempo senza che lo stop entrasse in funzione e senza che nessuno dicesse loro niente. E' evidente come si fossero accordati per allungare la risposta in maniera tale da non arrivare alla questione che avevo sollevato io su un tema che, chiaramente, metteva in imbarazzo la Giunta. Quando hanno terminato, infatti, non c'era più tempo per rispondere alla mia interrogazione. Purtroppo il favore per la minoranza, il rispetto istituzionale e la correttezza ed anche il fair play, sono venuti a mancare. Chi era in sala, ed ha assistito in presenza, ha potuto constatare come la Giunta, evidentemente con l'imbarazzo tangibile anche dei consiglieri totalmente non coinvolti in questa puerile modalità,  ha fatto un uso "comodo" del regolamento, ricorrendo ai vecchi metodi delle giunte del Pci che con il metodo dell'orologio a manovella decidevano chi, cosa e quando aveva facoltà a parlare in Consiglio Comunale. Tuttavia se pensano di intimorirmi con questi metodi si sbagliano di grosso. Mi fanno anche un po' pena in fondo. Correttamente avevo presentato la mia interrogazione per tempo,ma evidentemente il tema della destinazione dell'area della ex nuova Questura era troppo disturbante da affrontare in questo Consiglio, fra l'altro sono stata proprio io a pretendere la possibilità di presentare interrogazioni in questa seduta. A chi mi ha permesso di essere qui in minoranza dico di non preoccuparsi: non mi hanno permesso di presentare questa sera la mia interrogazione, ma la riproporrò al prossimo consiglio".
 

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