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La presidenza di Romagna Acque va da Forlì a Rimini: "Rotazione per la rappresentanza territoriale"

Il coordinamento soci di Romagna Acque si è riunito lunedì in preparazione dell’Assemblea della Società prevista per martedi'. Gli argomenti trattati dal Coordinamento sono stati in primo luogo gli indirizzi in materia di ulteriori investimenti da parte della Società e in secondo luogo l’indicazione della nuova governance

Il coordinamento soci di Romagna Acque si è riunito lunedì in preparazione dell’Assemblea della Società prevista per martedi'. Gli argomenti trattati dal Coordinamento sono stati in primo luogo gli indirizzi in materia di ulteriori investimenti da parte della Società e in secondo luogo l’indicazione della nuova governance. Affrontare il tema dei nuovi e ulteriori investimenti ha consentito ai Soci di ribadire il giudizio positivo del progetto strategico Romagna Acque società delle fonti.

Poter oggi contare su un soggetto industriale totalmente pubblico in grado di effettuare un monte complessivo di investimenti per quasi 300 milioni di Euro su un tema strategico e sensibile come l’approvvigionamento dell’acqua è una prerogativa che pochi territori hanno. E’ proprio in virtù della difesa e salvaguardia di questa prerogativa, costruita nel tempo gli enti pubblici romagnoli, che i soci hanno discusso dei criteri per l’individuazione della nuova Governance.

Il primo tra i criteri è quello di dare certezza sicurezza e continuità ai programmi di investimento della società. 81 milioni di Euro per quanto riguarda gli investimenti già convenzionati; 50 milioni di Euro per opere da realizzarsi nel periodo 2015-2018 da convenzionare con ATERSIR per interventi relativi ad opere fognarie e depurative. I soci hanno ritenuto fondamentale dare strumenti di continuità a Romagna Acque in un quadro di riforme istituzionali incerto soprattutto per quanto riguarda le competenze che i singoli Enti si vedranno attribuite. Il criterio della sicurezza e della continuità agli investimenti nell’interesse dei territori Romagnoli tiene conto anche dell’attuazione da parte dei soci dei meccanismi della spending Review che prevede che la maggioranza del nuovo CdA di 5 membri sia costituita da tecnici provenienti dalle amministrazioni pubbliche Socie di Romagna Acque; questi ultimi presteranno la loro professionalità a titolo gratuito.

Quindi al fine di perseguire la continuità degli investimenti su temi decisivi per i territori e in considerazione anche delle 3 nuove nomine di tecnici i soci hanno considerato positivo il lavoro avviato in questo solo primo anno da parte dell’Amministratore delegato e quello svolto dall’attuale vicepresidente e del know how e ritengono di poterlo proporre a garanzia della continuità degli investimenti per i territori. Altro criterio che porta alla formulazione della proposta di CdA è il criterio della rotazione al fine di della rappresentanza territoriale negli incarichi di responsabilità in grado di raccogliere il più ampio gradimento nell’ambito delle politiche di sistema dell’Area vasta Romagna criterio della rotazione che deve essere in grado di trovare una proposta dove vi sia il più ampio gradimento e condivisione possibile. Inoltre il Coordinamento Soci ha deciso che il monte dei compensi degli Amministratori dovrà essere ridotto del 10 % e questo insieme al fatto che gli amministratori dipendenti pubblici versano il proprio emolumento alle amministrazioni di appartenenza.

Dal combinato disposto dei criteri, delle norme di legge e degli obiettivi a tutela d tutti i territori della Romagna i soci hanno deliberato a maggioranza di proporre all’assemblea di domani la seguente proposta di CdA: Presidente Tonino Bernabè, Vice Presidente Gianni Gregorio (tecnico), Amministratore Delegato Andrea Gambi, Consigliere d’Amministrazione Gianfranco Argnani (tecnico), Consigliere d’Amministrazione Luana Gasparini (tecnico)

Infine, sempre nell’ambito del principio della rotazione, è stato stabilito di proporre che la presidenza del Coordinamento Soci oggi detenuta da Rimini, venga dalla prossima seduta tenuta da Forlì. Il Coordinamento ha inoltre deciso che la società debba dotarsi di strumenti di consultazione e coinvolgimento delle istanze sociali e delle organizzazioni che operano sui temi dell’acqua, della sua tutela e della sua gestione.

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