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La riforma del Terzo Settore: il mondo riminese dice la sua

Appuntamento lunedì alle 21 in sala Marvelli della Provincia di Rimini (via Dario Campana) per l'incontro "La riforma del Terzo Settore: il ruolo dei territori"

Il terzo settore riminese dice la sua sulle linee guida di riforma presentate dal premier Matteo Renzi. Appuntamento lunedì alle 21 in sala Marvelli della Provincia di Rimini (via Dario Campana) per l'incontro "La riforma del Terzo Settore: il ruolo dei territori", con la partecipazione di Edoardo Patriarca, deputato PD e presidente del Centro nazionale del volontariato. Interverranno inoltre i deputati PD Emma Petitti e Tiziano Arlotti, il vicesindaco e assessore al Welfare e politiche sociali del Comune di Rimini Gloria Lisi e i rappresentanti delle associazioni del Terzo settore del territorio.

"La riforma del terzo settore vuole valorizzare in maniera strutturale l'apporto del volontariato e dell'impresa sociale in un welfare partecipativo che integri le istituzioni, i singoli cittadini e i corpi intermedi nel processo di attuazione delle politiche sociali e per l'erogazione dei servizi pubblici - spiega Petitti -. Fino al 13 giugno, tramite una consultazione online, gli enti del no profit, associazioni, imprese sociali, professionisti e cittadini potranno dire la loro sulle linee guida presentate dal governo, contribuendo alla stesura della legge delega che verrà varata a fine mese. Insieme al mondo del terzo settore riminese vogliamo dare un apporto importante alla riforma e l'appuntamento di lunedì ci permetterà di raccogliere le istanze del territorio da presentare all'esecutivo. Un riordino organico del quadro normativo può generare da un lato più opportunità di lavoro all'intero del settore, e ovviamente più welfare dall'altro".

“Finalmente il Governo mette al centro della sua agenda un mondo come quello del terzo settore – commenta l’assessore Lisi - che pur rappresentando una grandissima ricchezza, per troppo tempo è stato dimenticato o peggio dato per scontato, considerato come un qualcosa sì di positivo, ma accessorio. Bene quindi che il mondo dell’associazionismo sia al centro e che in questo percorso ci sia il coinvolgimento di tutta la nostra comunità, che a pieno titolo può rivendicare delle eccellenze in questo settore. Il welfare non deve essere più considerata una spesa, ma un investimento per il nostro futuro”.

Tre le misure principali previste nelle linee guida vi sono la riforma del Codice Civile e delle singole leggi che regolano la materia per far decollare l'impresa sociale, la definizione del ruolo delle reti di secondo livello (ovvero gli enti composti da associazioni) e dell'Autorità del terzo settore sul fronte del controllo e della garanzia, la riforma del Servizio Civile per gli under 30, la creazione di nuovi strumenti per far crescere le imprese sociali.

"Tutto questo serve a fissare regole certe per l'economia sociale e a dare stabilità ampliando le forme di sostegno economico - conclude la parlamentare - ma anche a distinguere chi effettivamente agisce nel privato sociale a fini di bene pubblico, per evitare che soggetti non trasparenti usufruiscano di benefici usando forme associative per scavalcar obblighi di legge. Arriveremo così a un Testo unico che coordinerà la disciplina civilistica, le singole leggi e le discipline fiscali, in un inedito e importantissimo intervento per valorizzare come mai prima d'ora il settore".

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