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Elezioni, Lega al lavoro per elaborare un piano per la sicurezza

Il candidato sindaco del Carroccio attacca frontalmente l’amministrazione Gnassi, accusandola di aver trasformato la città in un territorio fuori controllo, un vero e proprio far west

“Servono più fatti e meno chiacchiere: Noi stiamo già lavorando a testa bassa per elaborare progetti e proposte concrete per far fronte al fenomeno della criminalità. Proporremo l’adozione di nuove tecniche per combattere la delinquenza e rendere il nostro territorio più sicuro, di giorno così come di notte”. Queste sono le linee guida che il candidato sindaco della Lega Nord Romagna, Marzio Pecci, ha individuato per cambiare il volto di Rimini.

“Coinvolgeremo istituzioni e cittadini per sperimentare nuove azioni di controllo di prossimità del territorio, ricorrendo anche ad app gratuite e all’utilizzo consapevole dei social media, sostenendo i gruppi spontanei di residenti che si impegneranno nel fare rete ‘pattugliando’ i quartieri e accorciando ulteriormente le distanze tra forze dell’ordine e riminesi; andremo quartiere per quartiere a fare formazione sulla prevenzione”, annuncia Pecci. Il candidato sindaco del Carroccio attacca frontalmente l’amministrazione Gnassi, accusandola di aver trasformato la città in un territorio fuori controllo, un vero e proprio far west: “Rimini è una città insicura in tutto e per tutto: lo percepiscono i cittadini, lo evidenzia la stampa locale e lo conferma pure quella nazionale. Il Sole 24ore piazza la città romagnola al secondo posto in termini di criminalità dietro a Milano. Colpa di una Giunta evidentemente inadeguata a preservare la sicurezza e tutelare i cittadini”.

“Sono evidentemente altri gli interessi di questa amministrazione e del sindaco uscente - chiosa -. Abbiamo visto fino ad oggi il primo cittadino preoccuparsi solo di far cassa con autovelox e multe a raffica”. Il dato statistico fornito dal Sole 24 Ore evidenzia come Rimini balzi addirittura al primo posto con 5.684 episodi denunciati, per non parlare dei borseggi cresciuti in un solo anno di oltre il 6%: "Che dire poi dei furti in abitazione che hanno subito un’impennata addirittura del 10.73%? - si chiede Pecci -. Le spaccate, i furti in abitazione così come quelli negli esercizi commerciali
di tutto il territorio sono ormai fenomeni all’ordine del giorno e l’unica cosa che sentiamo dire a Gnassi è che i territori saranno costretti a stringere i denti senza uno Stato che metta la sicurezza al primo posto". Sono parole che ci aspetteremmo se al Governo ci fossero forze politiche ben diverse da quelle attuali, ma dato che in questo momento governa il PD, il suo atteggiamento rappresenta il più classico esempio di come il Partito Democratico giochi allo scarica barile”, conclude.

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