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Lombardi (Fi): "Ascoltiamo Moretti e pensiamo assieme a come fare per rinunciare al TRC"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RiminiToday

L'Assemblea di Confindustria Rimini, è stata una grande opportunità di confronto e di approfondimento di problematiche locali, nazionali ed internazionali, che non possono cadere nel vuoto. Ho così avuto modo di apprezzare la visione d'insieme che, il Sindaco Gnassi, nel suo intervento, ha dato del futuro della città ed anche se non sono convinto che lui sia in grado di governare i complessi processi necessari ad attuare tale visione, ne condivido lo spirito innovativo ed il coraggio di rompere con il conservatorismo.

E qui esprimo la prima considerazione personale. Il male di Rimini degli ultimi decenni, non è stato il "consociativismo" come qualcuno semplicisticamente e non senza un' interessata malizia a volte dice, ma è stato il "conservatorismo" che ha permeato questa città, snaturandola e facendola diventare da "luogo in cui le cose accadono prima" (Mons. Tonini) a luogo maturo, capitale della rendita.

Quindi ben vengano le rotture di Gnassi, anche se mi permetto notare che chi vuole "cambiare verso " alla città deve poi avere la capacità di creare le condizioni normative, relazionali e burocratiche per far sì che la città non si avviti su stessa morendo. Si può bloccare lo sviluppo edilizio selvaggio (che è bene ricordare è figlio della stessa sinistra che ha portato Gnassi a fare il Sindaco) ma allo stesso tempo si devono dare strumenti immediati  per far partire una rigenerazione urbana che riconverta il comparto edilizio e non uccida le imprese del settore. Siccome il nostro Sindaco ha parlato anche di coraggio e di condivisione dovrebbe a mio avviso avere il coraggio di  condividere finalmente la nostra visione sul TRC avvalorata da ciò che ha detto l'Ing. Moretti nella sua relazione.

L'Ing. Moretti, che fino a prova contraria è uno che se ne intende di reti e di trasporti, ha ricordato non solo la dubbia utilità di un'opera simile, ma anche la certa perdita di gestione che quest'opera si porterà dietro nel tempo e che dovrà essere coperta con la fiscalità generale e cioè con le tasse. Noi questa tesi la sosteniamo da dieci anni, inascoltati perché  siamo opposizione, ma a questo punto, prendiamo in seria considerazione almeno il parere di un esperto, anche in considerazione  del fatto che il sindaco ci ha detto che è intenzione dell'Amministrazione "fluidificare" ancora di più la viabilità sul tratto Fiera - Miramare e sulla statale adriatica.

Del resto il Sindaco sia per ciò che riguarda l'ammodernamento della rete fognaria che tutti gli altri investimenti sulla città si è preoccupato di avere la capacità economica necessaria e ristrutturando il debito è riuscito a liberare risorse portando gli investimenti dai 16 milioni di euro del 2013 ai 40 milioni di euro per il 2014 ed ai 42 previsti per il 2015. Non capisco, a tal proposito, come mai all'interno di queste cifre non trascurabili, non ci sia stato il modo di ricapitalizzare Aeradria evitandone il fallimento, ma ad ogni modo se a ciò che è già stato stanziato si potessero aggiungere le risorse impegnate sul versante comunale per il TRC, anche depurate dai costi della rinuncia all'opera,  credo che gli investimenti sul futuro della città potrebbero essere ben maggiori e sicuramente più veloci riportandoci ai livelli qualitativi che ci spettano.

Caro Andrea, a volte il caso ci viene in aiuto e la vittoria della Tosi a Riccione potrebbe essere la chiave di volta per toglierti dall'impaccio politico e fare ciò che è giusto e di buon senso per il nostro territorio. Ti propongo quindi un patto alla luce del sole tra opposizione (chi ci sta) e maggioranza (chi cista) per limitare i danni di una rinuncia al TRC, per evitare ogni speculazione politica sul perché siamo arrivati a questo punto e per studiare ogni percorso anche legale che rassicuri vecchi e nuovi amministratori rispetto a responsabilità di ogni tipo.

Tutto questo, ripeto alla luce del sole, nel solo interesse del comune di Riccione e di Rimini che vedranno così alleggeriti i loro bilanci e che non dovranno oberare i propri cittadini con il peso di una futura gestione deficitaria. Come vedi accetto la tua sfida: coraggio nelle scelte e condivisione delle conseguenze.

Marco Lombardi (FI)

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