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Finanziaria 2015, studio del Sole 24 Ore: Rimini tra i capoluoghi meno penalizzati

"Il Comune di Rimini - ricorda l'assessore Brasini - deve vedere rimborsate in parte le spese 2011 e 2012 e totalmente l'anno 2013 per un totale di 3 milioni di euro. Mi auguro che questa promessa del Governo non resti tale".

Il Sole 24 ore ha realizzato uno studio che prova a stimare gli effetti della manovra sui conti comunali scritti nella legge di stabilità. Lo studio prende in considerazione i presunti tagli aggiuntivi in arrivo nel 2015, l’obbligo di accantonamento nel fondo crediti (ovvero una quota di risorse da ‘congelare’ proporzionale alle mancate riscossioni degli ultimi 5 anni) e infine lo ‘sconto’ sul Patto di stabilità, che in teoria dovrebbe consentire ai Comuni di liberare risorse importanti per gli investimenti.

L’analisi combinata di questi tre fattori premierebbe Rimini che, al pari delle principali città del nord Italia e dell’Emilia Romagna, risulta tra i capoluoghi meno penalizzati dalla manovra 2015. “Un risultato che arriverebbe nonostante i quasi 4,5 milioni di euro di tagli aggiuntivi ipotizzati dai ricercatori del ‘Sole’ e che graveranno sul prossimo bilancio, aggiungendosi agli altri 22 milioni di tagli ai trasferimenti subìti negli ultimi tre anni – commenta l’assessore al Bilancio del Comune di Rimini Gian Luca Brasini -. Il virtuale saldo positivo infatti (+3,2 milioni, 23 euro per abitante) è principalmente dovuto al fatto che Rimini è un Comune cosiddetto ‘virtuoso’. Anche se il ‘Sole’ non tiene conto dell’accantonamento del fondo di garanzia (che non sarà nullo come risulta dalla classifica, ma di cui ancora non si è in grado di prevederne l’entità), l’aspetto  positivo è l’allentamento dei vincoli del patto di stabilità, che per Rimini non significherebbe avere maggiori risorse a disposizione, ma bensì la possibilità di poter spendere 7,7 milioni di risorse già nelle casse dell’ente per investimenti strategici per la città. E il vincolo meno rigido del patto di stabilità discende, come è ovvio, proprio da politiche di bilancio rigorose e ben monitorate. Il paradosso è che nonostante politiche corrette e bilanci sani, ancora si continui a tagliare senza un criterio equo, finendo per penalizzare anziché premiare".  

"Senza entrare troppo nel merito della graduatoria ‘sulla carta’ pubblicata dal quotidiano economico, la realtà dice che è davvero ancora troppo presto per avere una reale consapevolezza degli effetti concreti della manovra sui conti dei Comuni italiani - aggiunge l'assessore -. Troppe ancora le incognite e i condizionali. Così come accolgo con la dovuta cautela e senza facili entusiasmi anche l’annuncio del Governo sulle spese per gli uffici giudiziari, che dal 1° settembre del 2015 dovrebbero essere sostenute direttamente dal Ministero della Giustizia e non più dai Comuni, come avviene ora a prescindere dalle competenze di legge. Si tratterebbe finalmente di porre fine ad una situazione paradossale, che fino ad ora ha visto i Comuni farsi carico di spese per la gestione e manutenzione di edifici ad uso di enti sovraordinati, e che per Rimini si tradurrebbe in un risparmio di quasi 1,3 milioni. Ricordo che ancora il Comune di Rimini deve vedere rimborsate in parte le spese 2011 e 2012 e totalmente l’anno 2013 per un totale di 3 milioni di euro. Mi auguro che questa promessa del Governo non resti tale”.

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