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Mauro (PdL): "Fermare l'orda degli abusivi in spiaggia"

"Bisogna introdurre un controllo dei venditori abusivi mentre circolano per le strade con i loro sacconi. Si deve provvedere al sequestro della merce di dubbia provenienza"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RiminiToday

L'abusivismo commerciale non si combatte a parole. Se il sindaco di Rimini non è in grado di mettere in campo 50 agenti di polizia municipale, significa non aver la volontà politica di debellare il fenomeno.

Gli accadimenti di quest'estate, l'inefficacia del coordinamento delle forze di polizia, l'intervento in piena estate del Prefetto per richiedere il coinvolgimento dei vigilantes  privati naturalmente non pagati con i soldi del Ministero degli Interni, ci hanno mostrato l'approssimazione, non solo dell'amministrazione comunale, con cui si è affrontato la lotta all'abusivismo.

Ormai la misura è colma, non si può più tollerare un permissivismo e un buonismo su un fenomeno che solo a Rimini ha un giro d'affari di svariati milioni di euro esentasse, non si tratta più di spontaneismo di poveri extracomunitari, ma siamo difronte ad una perfetta organizzazione aziendale, che occupandosi dell'organizzazione, la logistica e dettando regole a tutti i venditori, riveste chiari profili di illegalità criminale oltre chiaramente a introdurre nel mercato una concorrenza sleale volta a determinare una forte evasione fiscale.

Gli operatori commerciali riminesi sono esasperati, come non comprendere il malessere di essere sottoposti ad una pressione fiscale e contributiva inaccettabile, e soggetti a continue verifiche ispettive da parte della Guardia di Finanza, enti previdenziali e dalla Capitaneria di Porto, quando sono presenti nelle nostre strade e sull'arenile migliaia di venditori abusivi "intoccabili"?

Non poche preoccupazioni suscita il fenomeno anche sotto il profilo della sicurezza e del decoro urbano.

Tolleranza zero, signor Sindaco.

Bisogna fermare  "l'orda" di venditori abusivi che per tre mesi all'anno scendono in riviera, alcuni clandestini, e altri che nella stagione invernale sono lavoratori dipendenti e quindi mentre svolgono nella nostra città la vendita illegale percepiscono  tranquillamente l'indennità di disoccupazione erogata dall'INPS. Incominciamo a lavorare da oggi tutti insieme, fruttiamo le sinergie che si possono ottenere tra pubblico e privato.

Ma basta con i vigilantes, che come sono stati impiegati quest'estate non servono a nulla, per non parlare poi che tale servizio costa e le imprese non possono sostenere tale onere.

Il coordinamento interforze - carabinieri, GdF, polizia di Stato, capitaneria di porto e polizia municipale -  non deve essere costituito solo sulla carta e servire a qualche spot pubblicitario per evidenziare una presenza, ma deve operare quotidianamente sul territorio, cosa che quest'estate si è visto davvero raramente.

Il Comando della Polizia Municipale si deve dotare di un'apposita squadra di anti abusivismo commerciale composta da  personale  motivato, che faccia un lavoro di intelligence durante il periodo invernale e di coordinamento degli interventi in estate.

Bisogna assumere almeno una ventina di agenti di polizia municipale, e non mi si venga a dire che ci sono i vincoli economici e normativi per le assunzioni, basta assumere qualche dirigente in meno.

Dobbiamo elaborare una mappatura delle fonti di approvvigionamento della mercanzia  e delle abitazioni utilizzate dagli extracomunitari.

Bisogna introdurre un controllo dei venditori abusivi mentre circolano per le strade con i loro sacconi. Si deve provvedere al sequestro della merce di dubbia provenienza.

Iniziamo a lavorare su queste proposte.

Certamente il fenomeno dell'abusivismo commerciale è di tante città italiani, e quindi è doveroso che anche il legislatore nazionale faccia la sua parte.

Ritengo, come esponente del Popolo della Libertà, che sia necessario introdurre il reato di "commercio abusivo con occupazione di suolo pubblico", prevedendo l'arresto fino a due anni e un'ammenda fino a 10.000 euro.  Mi farò portavoce di questa proposta all'interno del mio partito,  e mi auguro di trovare una convergenza anche con gli esponenti del Partito Democratico riminese.

Gennaro Mauro

Consigliere comunale PdL

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